Cerca e trova immobili

CANTONE / SVIZZERADiscriminazione e incitamento all'odio: prosciolto il professore di teologia

22.04.24 - 15:34
La decisione è stata presa dalla pretura penale di Bellinzona.
Ti Press archivio
Fonte red
Discriminazione e incitamento all'odio: prosciolto il professore di teologia
La decisione è stata presa dalla pretura penale di Bellinzona.

LUGANO / BELLINZONA - Assolto. È la sentenza della pretura penale di Bellinzona verso Manfred Hauke, professore della facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata all'USI dal 2021. La notizia è riportata dal Cdt. Secondo la giudice Petra Vanoni «nell’articolo non ci sono termini dispregiativi nei confronti di persone omosessuali in generale o dell’omosessualità in sè. Non emerge dal testo alcuna ideologia discriminatoria».

Le accuse - A seguito della denuncia presentata da Pink Cross, la federazione svizzera degli omo e bisessuali, il docente era stato accusato di discriminazione e incitamento all’odio: in qualità di editore, aveva dato il suo avallo per la pubblicazione di un articolo su una rivista tedesca in cui gli omosessuali all’interno della Chiesa venivano paragonati a un cancro e a una mafia.

L'USI: «Avviata una commissione di verifica» - «Senza entrare nel merito di un procedimento giudiziario ancora in corso - ha scritto nei giorni scorsi, in una nota, l’USI - ribadiamo che l'USI e i suoi affiliati, basandosi sui loro valori di apertura e responsabilità, sono contrari a qualsiasi forma discriminatoria, sia essa basata sull'orientamento sessuale o sull'appartenenza etnica o religiosa. L'USI condanna qualsiasi forma di incitamento all’odio e si è recentemente dotata di un Codice etico per promuovere e diffondere i principi generali di comportamento di tutta la comunità universitaria».

«Verificheremo eventuali violazioni» - L’ateneo non era implicato nel processo legale in corso, «ciononostante, e pur non avendo il professor Hauke un rapporto contrattuale con USI, il rettorato ha già attivato una Commissione ad hoc, alla quale chiederà di determinare se il comportamento del professor Hauke abbia violato i principi fondamentali dell’università ed il suo Codice etico (in collaborazione con il Comitato etico di FTL)».

«Il docente gode della nostra stima» - La Facoltà di Teologia di Lugano, dopo la notizia della prima udienza per l’accusa di discriminazione e incitamento all’odio a causa dell’orientamento sessuale, era intervenuta per ribadire la propria posizione. «Il professor Hauke - si leggeva nella nota - gode di stima per la sua integrità scientifica ed accademica presso docenti e studenti di FTL, al suo riguardo non è mai stato rilevato alcun atteggiamento, scritto o comunicazione che potesse essere riprovevole».

Presa di posizione USI e FTL
L'Università della Svizzera italiana (USI) e la Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata all'USI dal 2021, «prendono atto della sentenza di assoluzione della Pretura penale per il professor Manfred Hauke. Come già comunicato ai media lunedì 8 aprile in occasione dell’udienza, una Commissione etica ad hoc USI-FTL è stata incaricata di valutare se i fatti che hanno portato all’assoluzione davanti alla magistratura ordinaria abbiano comunque violato i principi fondanti l’università. Questo iter continuerà. Il Prof. Hauke aveva nel frattempo già presentato a FTL una richiesta di sospensione dall’attività di docenza alla Facoltà di Teologia di Lugano.

La Rettrice dell’USI Luisa Lambertini si impegna a «mettere la Commissione etica ad hoc nelle condizioni di fare un lavoro rigoroso e indipendente per valutare il comportamento del docente» e sottolinea «l’importanza del Codice etico, vera e propria bussola per perseguire i principi che l'USI si è data come comunità universitaria».

Il Rettore di FTL René Roux osserva da parte sua di essere «estremamente felice per l’assoluzione del Professor Hauke» e «convinto del valore di un’analisi approfondita della Commissione etica ad hoc USI-FTL – parallela a quella della magistratura – per riflettere sui valori, i diritti e le libertà in questione».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE