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LUGANO«L’unica preoccupazione di Lupulescu: parcheggiare l’auto»

15.09.16 - 17:48
L’avvocato Yasar Ravi ha concluso l’arringa difensiva, chiedendo il proscioglimento da tutte le accuse
tipress
«L’unica preoccupazione di Lupulescu: parcheggiare l’auto»
L’avvocato Yasar Ravi ha concluso l’arringa difensiva, chiedendo il proscioglimento da tutte le accuse

LUGANO - Alin Lupulescu, 37 anni (36 all’epoca dei fatti), l’8 ottobre voleva andare al postribolo Maxim, bere qualcosa, poi recarsi a Milano. Non ha mai saputo, fino all’ultimo momento, che l’intenzione del gruppo fosse un’altra. Questa è la tesi difensiva dell’avvocato Yasar Ravi.

Semplici conoscenti - L’avvocato ha ricostruito i rapporti tra il rumeno e gli altri imputati: quasi non si conoscevano. Con alcuni di loro aveva un rapporto di conoscenza dettato dalla frequentazione degli stessi locali. Addirittura, spiega Ravi, fino al 7 ottobre non aveva il nuovo numero di telefono di Mavraj, quello che tra i 4 gli era più vicino. Lo proverebbe il fatto che in uno scambio Whatsapp, Lupulescu rispose inizialmente a Mavraj: “Chi sei?”

Voleva andare a Milano - L’uomo era intenzionato ad andare a Milano. La deviazione a Chiasso quella tragica sera, è stata fatta solo perché era di strada. Il suo scopo quella sera era di andare in Italia, per giocare alle slot machine e riconsegnare a un amico un pezzo d’argenteria che aveva fatto valutare presso alcuni “compro-oro”. Inoltre, ha aggiunto Ravi, tra i cinque il suo cliente è l’unico che non sapeva della presenza delle armi.

La ricerca di un parcheggio - Il rumeno, ha insistito Ravi, non ha per niente partecipato ai fatti che hanno portato alla morte della vittima. La sua unica e principale preoccupazione, a Chiasso, era trovare un posto per la sua auto. «In quel momento l’unica preoccupazione di Lupulescu era di parcheggiare l’auto», ha detto Ravi. L’accusa è convinta che Lupulescu, con la sua auto, abbia chiuso alla vittima un’eventuale via di fuga. La difesa ribatte che l’auto dell’uomo è stata lì per pochi istanti, quando avrebbe anche salutato la vittima, per poi ripartire alla ricerca di un posto auto per andare al Maxim.

Dentro il postribolo per paura - Perché dopo la sparatoria Lupulescu è sceso al Maxim, dove ha anche salutato gli addetti alla sicurezza? Per panico: «È una reazione dettata dallo spavento». Vi è stato pochi secondi e poi è ripartito. Infine, un altro indizio a carico del rumeno è il fatto di essersi liberato della sim del proprio telefono. Inquinamento delle prove? No, afferma Ravi, lo avrebbe fatto per: «Evitare di essere contattato dagli altri membri del gruppo».

Richiesta della difesa - «C’è da chiedersi se Lupulescu ha avuto un ruolo penalmente rilevante nella vicenda», ha detto Ravi. Rispondendo: «No, lui è solo una comparsa. Tutto ciò che ha fatto è trasportare da Lugano a Chiasso Berisha e Mavraj». Secondo la difesa sarebbe assente anche un movente. «Il mio cliente va prosciolto dai reati di assassinio, subordinatamente omicidio, subordinatamente di aggressione». Anche per il reato di omissione di soccorso, l’avvocato ha chiesto il proscioglimento e l’immediata scarcerazione dell’uomo.

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