L’educatrice avrebbe picchiato due bimbi di otto mesi
LUGANO - Un asilo nido del Luganese si è trovato suo malgrado teatro di atti ignobili commessi contro alcuni fanciulli ospiti della struttura. Una maestra, con un esperienza di lungo corso nel campo dell’educazione, è stata vista da alcune colleghe picchiare sulla testa, schiaffeggiare e strattonare in malo modo due bimbi di otto mesi. La responsabile del nido avvertita dalle sue collaboratrici ha subito contattato gli inquirenti e per la docente manesca sono scattate le manette. Si tratta di una cittadina italiana residente all'estero. La donna è difesa dall'avvocato Olivier Ferrari. Nei suoi confronti si ipotizzano i reati di vie di fatto, lesioni semplici, violazione del dovere di assistenza e coazione.
Ora si trova infatti in carcere da diverse settimane seguita da psichiatri e psicologi. Nel frattempo avrebbe già ammesso alcuni fatti da lei commessi. Per gli specialisti, inoltre, le sue azioni non sarebbero da imputare allo stress del lavoro.
Genitori e personale sotto shock – Le famiglie negli scorsi giorni sono state convocate dai responsabili della struttura. Presenti alla serata la polizia giudiziaria e l'Aspi (Fondazione per l'aiuto, il sostegno e la protezione dell'infanzia). Ricevuta la notizia alcune mamme non sono riuscite a trattenere le lacrime, la paura era tanta e i dubbi si sono fatti insistenti nelle loro teste: “È successo anche a mio figlio? Quei lividi erano per il gioco o causati dalla maestra?”. Per questo motivo è stato messo a disposizione un sostegno psicologico per i genitori che lo desiderano. Anche tra lo staff del nido serpeggia l’incredulità: “Siamo sotto shock, non ce lo aspettavamo proprio. Come si fa a pensare una cosa del genere? Impossibile!”.
Psicosi o realtà? – “Mio figlio mi diceva che la maestra lo aveva spinto è tirato dei pizzicotti – sostiene un papà – ma purtroppo non lo avevo preso troppo sul serio. Ora mi pento di non averlo fatto, magari si poteva fermare prima questa persona”. Gli fa eco una mamma: “Il mio piccolo quando ha cambiato maestra ed è andata dalla nuova maestra non voleva più andare all’asilo. Erano dei pianti strani ma pensavo fosse solo un periodo. Ora invece capisco il perché”. "Mia figlia - sostiene invece in altra mamma - mi diceva che lei non veniva picchiata invece dei suoi compagni sì". Altri ancora non capiscono come mai la maestra sia in carcere per due sberle: “Secondo noi deve avere fatto qualcosa di più grave, senza voler giustificare i gesti barbari che ha commesso”.
Il Ministero pubblico in una nota giunta nel pomeriggio fa sapere che sull'inchiesta, condotta dalla Procuratrice Capo Chiara Borelli, non saranno rilasciate ulteriori informazioni.