Decreto d’abbandono nell’inchiesta che ha visto coinvolta la docente di Cadenazzo
CADENAZZO. L’odissea è (quasi) finita. Nei confronti della maestra d’asilo di Cadenazzo accusata di “metodi maneschi” – ne avevamo parlato a marzo scorso - è stato emesso un decreto d’abbandono. La decisione della procuratrice Pamela Pedretti risale al 22 settembre, il termine per presentare ricorso è scaduto ieri. Niente strascichi: la docente, sospesa dall’incarico dal Decs sette mesi fa, è tutt’ora a casa, ma potrebbe tornare al lavoro a breve.
Accuse cadute - Le indagini, si legge nel decreto, non hanno trovato riscontro alle ipotesi di reato: tutte le accuse sono dunque cadute. Accuse, ricordiamo, formulate da due madri in particolare, i cui figli avrebbero raccontato di “sberle” e altre presunte punizioni inflitte a un compagno. Le due donne sono state denunciate per diffamazione: il procedimento è tutt’ora pendente.
Solidarietà alla docente - Le altre mamme della classe in questione avevano invece scritto una lettera al Municipio e alla Procura, esprimendo la loro solidarietà nei confronti della docente. Tra non molto, potrebbero rivederla a scuola. La direzione dell'istituto, da noi contattata, si astiene dal commentare "in assenza di una comunicazione ufficiale da parte del Municipio".