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CANTONE"Ticino sempre più xenofobo"

23.09.13 - 08:24
Il giudizio di Farhad Afshar, presidente del Coordinamento delle organizzazioni islamiche in Svizzera, convinto che i ricchi arabi volteranno le spalle al Ticino
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"Ticino sempre più xenofobo"
Il giudizio di Farhad Afshar, presidente del Coordinamento delle organizzazioni islamiche in Svizzera, convinto che i ricchi arabi volteranno le spalle al Ticino

LUGANO - "Dopo il divieto dei minareti, ora anche quello del burka. Questi sono segnali di una crescente xenofobia". Sono parole cariche di delusione quelle pronunciate da Farhad Afshar, presidente del Coordinamento delle organizzazioni islamiche in Svizzera, all'indomani dalla votazione cantonale ticinese che ha stabilito di inserire nella Costituzione il divieto di dissimulazione del viso.

Quali ripercussioni avrà tale decisione del popolo ticinese sull'intera Svizzera? Farhad Afshar non ha dubbi: "Questo divieto sarà concepito nel mondo islamico come un atto di grande  ostilità che avrà inevitabilente ripercussioni sul turismo in Svizzera" ha dichiarato al portale 20Minuten. "Di certo - ha aggiunto - i facoltosi turisti arabi non toglieranno il burqua dello loro mogli, ma semplicemente faranno una deviazione sul Ticino e proseguiranno oltre senza fermarsi".

Più cauto invcece il giudizio di Samuel-Martin Behloul, teologo e  autore di libri sull'islam, nonchè Direttore nazionale delle migrazioni. "Non è da esludere che nei paesi arabi possano esserci manifestazioni ostili contro il nostro paese o addirittura possano bruciare la bandiera svizzera, ma bisogna anche ammettere che i paesi arabi hanno rapporti economici con la Svizzera di reciproco interesse" ha dichiarato al portale svizzero tedesco.

Quali saranno le conseguenze per i musulmani svizzeri? "Il divieto riguarderà una minima parte. Quante donne in fondo ci sono in Svizzera col burqua che si possono incontrare per strada? Tuttavia il divieto è un chiaro segnale e potrebbe avere un grande effetto come quello di portare la discussione se è giusto coprire la testa con un velo durante eventi istituzionali".

Se la decisione di vietare il burqua avrà conseguenze per l'economia ticinese, Samuel-Martin Behloul ha spiegato che tutto dipende da come la notizia del divieto ticinese verrà diffusa nel mondo arabo. "In Ticino non ci sono masse di turisti arabi, questi preferiscono andare nelle grandi capitali del lusso come Zurigo o Ginevra".

 

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