In una conferenza stampa le autorità hanno spiegato cosa è successo a Bellinzona a causa della nevicata «fuori dalla norma». «La neve ghiacciata è rimasta incollata al suolo»
BELLINZONA - Centoventi uomini e una quarantina di veicoli impegnati sin dai primi fiocchi di neve a tenere sotto controllo la situazione. Eppure a Bellinzona sembra che qualcosa non abbia funzionato: come mai a una settimana di distanza, la maggior parte dei marciapiedi sono ancora inagibili? «La neve bagnata si è incollata al terreno per il gelo» si giustifica l’Esecutivo bellinzonese che, oggi in un incontro con la stampa, ha presentato una serie di valutazioni di MeteoSvizzera sulla nevicata avvenuta tra il 10 e il 12 dicembre scorsi. E ha anche parlato del contesto urbano e della mobilità cambiata, con un raddoppio dei veicoli in circolazione, anche durante la nevicata.
Uno strato di ghiaccio - Tutto ha avuto inizio con un primo strato di neve «con temperatura sicuramente di qualche grado sotto lo zero» scrive l’Ufficio federale di meteorologia. Le precipitazioni del lunedì pomeriggio si sono invece verificate, in parte, sotto forma di pioggia. «L’acqua percolata attraverso la coltre di neve ha raggiunto lo strato di neve fredda più vicina al suolo ed è possibilmente gelata a sua volta». Da qui la neve bagnata è dunque gelata, restando incollata al terreno. «Sulle vie di comunicazione, il passaggio dei veicoli ha contribuito a un ulteriore compattamento dello strato di neve e ghiaccio».
Oltre trenta centimetri - Si è inoltre trattata di una nevicata eccezionale, che a Bellinzona ha portato circa 80 millimetri d’acqua. «L’intensità delle precipitazioni è da considerarsi molto elevata per un evento nevoso» spiega MeteoSvizzera. A Bellinzona ci si è ritrovati con circa 30 centimetri di neve. «Statisticamente negli ultimi settant’anni, trenta centimetri o più si sono verificati in media ogni sei-sette anni, ma l’ultima volta nel 2006 e prima ancora nel 1990. Ogni nevicata ha comunque una sua propria particolarità, determinata dalla temperatura al suolo e in quota, dall’intensità e durata delle precipitazioni, dalle condizioni meteorologiche precedenti l’evento nonché da fattori non meteorologici». Si consideri che a Lugano la coltre nevosa ha raggiunto i dieci centimetri, mentre a Locarno-Monti una ventina.
Le misure correttive - Ora il Municipio parla di misure correttive per poter affrontare al meglio, in futuro, un evento eccezionale di questo tipo. Tra queste si conta l’istituzione, il prossimo gennaio, di un gruppo di coordinamento, controllo e verifica in caso di eventi o pericoli naturali fuori dall’ordinario. Nel corso del prossimo anno sono inoltre previsti la verifica della dotazione di risorse presso gli appaltatori privati e la realizzazione di nuovi silos per il sale. Entro il 2020 sarà rinnovato il parco veicoli di servizio della Città di Bellinzona.
Trasporti gratuiti? - Tra le misure da approfondire, si contano - in occasione di nevicate fuori dall’ordinario - la gratuità dei trasporti pubblici nel comprensorio comunale, la chiusura di strade durante urgenti operazioni di sgombero, il divieto di parcheggio su determinati tratti stradali, il coinvolgimento di altri servizi (pompieri e protezione civile) e il ricorso ad ausiliari esterni per liberare i marciapiedi.
Gli aspetti critici rilevati nella gestione della nevicata