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CANTONE / SVIZZERA«In futuro dovremo convivere con gli incendi. La Svizzera sta cambiando»

02.01.17 - 11:32
A dirlo è il noto climatologo Andreas Fischlin, che rivela: «Non sottovalutate i cambiamenti climatici. Tutto succede da lì. La Svizzera diventerà un paese del Mediterraneo»
Ti Press
«In futuro dovremo convivere con gli incendi. La Svizzera sta cambiando»
A dirlo è il noto climatologo Andreas Fischlin, che rivela: «Non sottovalutate i cambiamenti climatici. Tutto succede da lì. La Svizzera diventerà un paese del Mediterraneo»

CLIMA

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - In queste ore gli elicotteri del Dipartimento federale della difesa stanno ancora sorvolando diverse zone in Ticino e nei Grigioni coinvolte negli scorsi giorni dagli incendi. A distanza ormai di sei giorni, la situazione non è per niente tranquilla. Le braci nascoste potrebbero prendere vigore in qualsiasi momento. Ma com’è possibile che d’inverno possano svilupparsi incendi? Ce lo spiega il climatologo  Andreas Fischlin, professore dell’Ecologia dei Sistemi Terrestri all’Università di Zurigo (ETH). Un ricercatore che per i suoi studi sui cambiamenti climatici ha ottenuto notevoli riconoscimenti. È stato anche nel Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico che nel 2007 ha ottenuto il Nobel per la pace.

Professor Fischlin, gli incendi scoppiati in Ticino e nei grigioni sono del tutto eccezionali?
«Direi di sì, soprattutto se si considera le singolari condizioni climatiche. Ci sono diversi fattori insoliti che in determinate condizioni possono portare ad un incendio boschivo. In queste settimane il clima è stato molto secco, non c’è neve, ma c’è vento caldo, il favonio, e questo contribuisce a ridurre l’umidità. In Ticino il vento ha reso secca la terra e ha permesso quindi al fuoco di estendersi. Con una terra fatta di foglie secche e rami morti il fuoco si diffonde in un battibaleno».

Gli incendi di inverno capitano spesso?
«No. L’incendio è un fenomeno solitamente estivo. Ma è successo che nello scorso autunno, sia in Ticino sia nei Grigioni, ci sono state scarsissime precipitazioni, e questo ha creato un clima eccessivamente secco. Inoltre le temperature insolitamente alte delle scorse settimane hanno fatto la loro parte».

Dunque dobbiamo mettere in conto che in Svizzera ci potrebbero essere altri incendi prossimamente?
«Ebbene sì. È un rischio da prendere in conto, e anche nei luoghi più insoliti. Il cambiamento climatico porterà in estate ulteriori ondate di calore. Questo vuol dire clima ancora più secco. A quel punto basta un fulmine, una sigaretta spenta male o perfino un fiammifero per scatenare un incendio».

Gli incendi diventeranno una consuetudine anche in inverno?
«È molto difficile da prevedere. I modelli climatici mostrano che in futuro pioverà di più d’inverno e meno durante l’estate. Ma non si può ancora stabilire esattamente la quantità e la distribuzione della pioggia nei mesi invernali. Tuttavia un autunno secco potrebbe aumentare la possibilità di incendi boschivi durante l’inverno: gli incendi che stanno facendo ardere le foreste sono causati proprio dalla mancanza di precipitazioni durante i mesi autunnali. Le previsioni concordano comunque che i roghi boschivi resteranno tipici soprattutto durante l’estate».

La causa di questi roghi potrebbe essere il cambiamento climatico?
«In Svizzera, se il cambiamento dovesse proseguire, potrebbe presto diffondersi un clima Mediterraneo. Paesi come il Portogallo, la Spagna, l’Italia o la Grecia sono costantemente confrontati con gli incendi boschivi durante l’estate, soprattutto a causa della siccità. Il terreno a causa delle temperature elevate e della poca pioggia tende a seccare facendo evaporare l’acqua. Se questa tendenza si confermerà anche in Svizzera dobbiamo aspettarci più roghi nel periodo estivo rispetto a quelli odierni».

Quali sono le conseguenze?
«In alcune zone sensibili, come ad esempio il Canton Vallese, i boschi tenderanno a scomparire. Anche nel resto del Paese il paesaggio cambierà notevolmente. Il futuro di molte specie di alberi è a rischio in diverse parti della Svizzera».

Quali le specie a rischio?
«Ad esempio l’abete. Questo tipo d’albero è molto più sensibile alla siccità rispetto agli altri. Il problema è serio visto che questa pianta è indispensabile pure dal  punto di vista economico oltre che da quello naturalistico. Ma quella della salvaguardia degli abeti non sarà l’unica sfida che dovremo affrontare».

Quali saranno le altre?
«A causa degli incendi saranno a rischio anche le foreste di protezione, molte diffuse in Svizzera. Esse proteggono villaggi, strade e la ferrovia dal pericolo di valanghe, caduta massi e frane. La costruzione di ripari non è solamente costosa ma è pure complessa e poco efficace. La presenza di alberi garantisce infatti la stabilità del pendio, cosa che i ripari non fanno».

Cosa fare per evitare questo “disastro”?
«Dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico. Nel lungo periodo è l’unica soluzione possibile e attuabile anche a livello di costi».

 

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COMMENTI
 

vamuelle 7 anni fa su tio
Un paese mediterraneo?aaaah finalmente bello caldino tutto l'anno!non dovrò più migrare in Asia a Gennaio-Febbraio...

miba 7 anni fa su tio
Avrà anche ragione il ricercatore con i suoi studi ed il suo premio Nobel ma da parte mia ho avuto modo di parlare direttamente con alcuni agricoltori. Una volta si tenevano puliti i boschi (tagliando le piante e ripulendo i rovi e le sterpaglie con il fuoco) mentre oggi per tagliare anche una sola pianta bisogna far arrivare "gli scienziati" del cantone (che spesso danno solo preavvisi negativi) ed esiste il divieto generale di accendere fuochi all'aperto (e le deroghe sono un mezzo affare di stato). Guardate un po' voi.......

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a miba
se approfondisci parlando con gli agricoltori di almeno 60-70 anni scoprirai che allora, e fino a non molto tempo fa, non c'era alcun problema di acqua , a parte in certi e rari periodi estivi dove era vietato annaffiare e lavare la macchina. OGGI c'è una seria e preoccupante MANCANZA DI ACQUA visibile da tutti senza bisogno di citare "studi" e "premi nobel", basta osservare. e se c'è siccità prolungata è chiaro che il rischio di incendi é elevatissimo. senza studi particolari se ne accorge anche un bambino.

beta 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
.... e un bambino si accorge pure che se il sotto bosco é pulito le fiamme fanno ben pochi danni . Non per sentito dire ma visto in Corsica , diversi anni fa in un incendio, dove il bosco era pulito, i danni erano esigui, invece, altro incendio, in un bosco in cui sotto le piante vegetava di tutto é restata una landa di cenere . Nessuna autocombustione ma solo negligenza e piromane .

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a beta
allora vacci tu a rastrellare tutte foglie dei boschi ticinesi! non solo in corsica, ma in ticino i contadini raccoglievano la legna e le foglie per la stalla. oggi siamo nel 2017 e nessuno fa più questo lavoro, il PROBLEMA oggi é LA SICCITÂ.

beta 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Garda che in Corsica, fenomeno, quello che é accaduto e arrivato dopo un po di ... siccità ! Se il problema può essere ANCHE l'eventuale siccità , nulla toglie che é l'INCURIA in cui sono tenuti i boschi !

Tato50 7 anni fa su tio
A Paul Cat !!!!!!! Visto che sei professionista negli USA, ma quegli incendi che durano settimane, distruggono abitazioni e fanno pure vittime, sono da addebitare alla superficialità di come si gestiscono gli incendi in Ch? Una Nazione che manda uomini sulla Luna, ha l'atomica e tutto il meglio che c'è sul mercato ma ha ancora i fili della luce attaccati agli alberi e i pali ricavati da tronchi d'albero è da portare come esempio ?

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
effettivamente in california ogni tanto (annualmente?) fa bello caldo.....

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a comp61
Allarme incendi negli Stati occidentali degli U.S.A. Numerosi incendi hanno distrutto nel fine settimana più di mille acri di vegetazione tra California e Colorado, costringendo le autorità locali all'evacuazione di numerose abitazioni. Secondo fonti locali almeno 2000 persone hanno lasciato le proprie case, il più nelle zone a Nord e Ovest di Boulder Canyon e a Est di Peak to Peak Highway. Solo Domenica sono state 738 le persone evacuate nell'area di Magnolia mentre 2000 persone sono fuggite dalla proprie abitazioni nella zona di Santa Clarita Valley in California. Il fuoco si è spinato sino a 35 miglia a Nord di Los Angeles. È solo uno degli ultimi della serie, quindi a volte meglio andar cauti con certe affermazioni ;-))

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
ci puoi scommettere, personalmente diffido da tutto quello che é americano.

curzio 7 anni fa su tio
Io prenderei a legnate quelli che buttano il mozzicone di sigaretta dal finestrino dell'auto mentre viaggiano.

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Io spero che a quelli gli rientri dal finestrino e vada a depositarsi sui sedili posteriori dove è appoggiato un mantello di 1000 franchi ;-))

Equalizer 7 anni fa su tio
Tra 100'000 anni non ci sarà più traccia della nostra specie ed il pianeta continuerà ad autoregolarsi da solo.

SosPettOso 7 anni fa su tio
Bisogna realizzare laghetti/pozze per pescare l'acqua in quota senza che gli elicotteri debbano ogni volta ridiscendere a valle. E bisogna anche costruire più strade forestali per consentire l'accesso ai mezzi di soccorso/spegnimento ma anche per permettere la cura e lo sfruttamento dei boschi, con linee tagliafuoco attorno ai boschi di protezione.

GI 7 anni fa su tio
Forse la mia memoria è troppo corta....ma il San Giorgio era già Mediterraneo un qualche centinaio di milioni di anni fa.....e, siccome la terra gira....presto o tardi, passerà di nuovo di lì !!

berus 7 anni fa su tio
mamma mia, e chesto chi l'e un profesor... il vero problema sono quelli come lui...

911 7 anni fa su tio
Sara anche vero , ma la maggior parte e`perche` gira troppa gente senza cervello!
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