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AGNO Arresto di Cuzari: più di 50 dipendenti col fiato sospeso

15.07.15 - 13:32
Da martedì sono fermi tutti i lavoratori delle due aziende del boss del motociclismo arrestato con l'accusa di tentata corruzione all'alto funzionario del fisco Libero Galli
Ticinonline
Arresto di Cuzari: più di 50 dipendenti col fiato sospeso
Da martedì sono fermi tutti i lavoratori delle due aziende del boss del motociclismo arrestato con l'accusa di tentata corruzione all'alto funzionario del fisco Libero Galli

AGNO - Una porta a specchio, sulla sinistra, subito all'entrata. Siamo al numero 18 del World Trade Center di Agno. È qui, nell'anonimato più assoluto, che c'è il cuore pulsante dell'attività di Giovanni Cuzari, il 48enne imprenditore finito in manette con l'accusa di corruzione al capo dell'ispettorato fiscale ticinese Libero Galli. La sede, cioè, della scuderia di moto Forward Racing e dell'agenzia di sponsorizzazioni sportive Media Action. Suoniamo al campanello più volte. Nessuno risponde. Eppure lì dentro solitamente lavora una decina di persone.

In attesa di chiarezza - "Da martedì sono tutti a casa", dice una persona attiva professionalmente in un altro stabile all'interno del centro. Già, tutti a casa. Senza contare gli altri collaboratori. In totale sono oltre una cinquantina i lavoratori, dipendenti di Cuzari, che in queste ore sono con il fiato sospeso in attesa che la Magistratura faccia chiarezza sul caso. Le accuse del Ministero Pubblico, d'altra parte, sono pesanti come macigni: corruzione e riciclaggio aggravato di denaro.

Vicenda complessa - Stando agli inquirenti Cuzari avrebbe corrotto l'alto funzionario cantonale per avere vantaggi fiscali. Non solo. Si sospetta che alla Forward siano finiti milioni di franchi provenienti da affari loschi condotti in Italia, false sponsorizzazioni e frodi carosello sull'IVA. La vicenda è complessa e tutta da chiarire.

Bocche cucite - Intanto al World Trade Center le bocche sono cucite. La discrezione e la riservatezza rappresentano le parole d'ordine. E, in un momento tanto delicato, nessuno sembra volersi esporre, con il rischio poi di essere frainteso. "Cuzari? Lo vedevo quando c'era ancora il bar. Da quando il locale è bruciato non abbiamo più questo punto d'incontro", dice una signora. E aggiunge: "Dei suoi affari qui nessuno sa nulla".

Gran Premio amaro - Quello che invece si sa è che l'imprenditore di origini italiane è un vero e proprio boss del motociclismo, proprietario della Forward Racing, scuderia che compete sia in Moto 2, sia in Moto GP. L'arresto di Cuzari sarebbe avvenuto proprio al suo rientro da un lungo weekend di Gran Premio, quello al Sachsenring, in Germania. "Cuzari- conferma un inquilino del World Trade Center - di solito torna in ufficio al martedì dopo questi eventi. Il lunedì infatti lo dedica alla trasferta di ritorno. Ma da martedì il suo ufficio è chiuso e non c'è nessuno. Se ha sbagliato è giusto che paghi, però spero che la Magistratura si ricordi dei suoi dipendenti. Sono più di 50 posti di lavoro..."

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