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SVIZZERAFrontalieri, in Ticino quasi 54mila. Esplode il numero di impiegati nel terziario

05.03.12 - 09:49
Nell'arco di cinque anni, in Svizzera il numero di frontalieri è cresciuto di un terzo
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Frontalieri, in Ticino quasi 54mila. Esplode il numero di impiegati nel terziario
Nell'arco di cinque anni, in Svizzera il numero di frontalieri è cresciuto di un terzo

NEUCHÂTEL – Siamo a quota 53936. E' questo il numero di lavoratori frontalieri registrati in Ticino nel 4° trimestre del 2011. L'aumento registrato è del 4,9% rispetto al trimestre precedente, mentre è stato dell'11,7% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. In tutta la Confederazione sono 259.000 i frontalieri di nazionalità straniera che lavoravano in SVizzera.

L'aumento, a livello confederale, è dell'11,5% rispetto al trimestre precedente.

Nell'arco di cinque anni il numero di frontalieri è cresciuto di un terzo

Alla fine del 2011, i frontalieri di nazionalità straniera occupati in Svizzera erano 259'000 e, tra la fine del 2010 e la fine del 2011, il loro numero è salito dell'11,5 per cento. Questa progressione è stata più marcata rispetto a quella dei due anni precedenti (2009: 2,4%; 2010: 4,8%). Un incremento analogo è stato osservato l'ultima volta nel 2006 (+9,2%).

Nell'arco di cinque anni, il numero di frontalieri è passato da 194'000 unità nel 2006 a 259'000 nel 2011, con un aumento del 33,3%. Nello stesso periodo, il numero di occupati (secondo i risultati della statistica delle persone occupate) è salito da 4,349 milioni a 4,732 milioni (+8,8% tra il terzo trimestre 2006 e il 2011). Generalmente, gli anni che presentano una forte crescita del numero di frontalieri corrispondono a fasi in cui aumenta anche il numero di occupati.

Crescite più o meno nette a seconda del grande gruppo delle professioni

Su base annua, l'incremento dei frontalieri varia notevolmente a seconda del grande gruppo delle professioni (ISCO-08). Tra gli impiegati d'ufficio e di commercio si è registrato un aumento straordinario del 18,2% rispetto all'anno precedente.

Le differenze tra i vari gruppi sono notevoli anche prendendo in considerazione il quinquennio. La crescita nelle categorie «Impiegati d'ufficio e affini» (+71,4%), «Lavoratori non qualificati» (+67,2%) e «Dirigenti» (+52,1%) è nettamente superiore al 33,3% (aumento medio del numero complessivo di frontalieri). Il numero di lavoratori non qualificati e di dirigenti è progredito di pari passo al numero di occupati in entrambe le categorie, aumentato rispettivamente del 26,8 e del 22,9% (RIFOS; dal 2° trimestre 2006 al 3° trimestre 2011). Nell'arco di cinque anni, il numero di addetti nella categoria "Impiegati d'ufficio e affini" è invece calato dell'11,5%, sebbene vi sia stato un incremento del numero di frontalieri in questo grande gruppo.

Il 17,3% di frontalieri svolge più frequentemente un’attività del gruppo «Lavoratori non qualificati» che conta solo il 4,6% degli occupati. Ciò indicherebbe che, tendenzialmente, i frontalieri esercitano più spesso professioni meno qualificate. Il fatto che i frontalieri siano sottorappresentati nelle professioni accademiche (11,7%; occupati: 22,6%) non fa che confermare questa asserzione.


Quattro quindi dei frontalieri lavorano in tre Grandi Regioni

In tre Grandi Regioni si concentrano circa quattro quinti di tutti i frontalieri: circa un terzo di essi lavora nella Regione del Lemano (33,7%), un quarto nella Svizzera nordoccidentale (25,6%) e un quinto in Ticino (20,8%). E se nella Regione del Lemano il numero di frontalieri in termini assoluti è il più elevato, la situazione si relativizza quando si prendono in considerazione le loro quote sul numero di occupati. Nella Regione del Lemano, circa un occupato su 10 è un frontaliere (9,9%), analogamente a quanto succede nella Svizzera nordoccidentale (10,0%). Una quota più importante di frontalieri si registra in Ticino, e corrisponde al 24 % degli occupati.

Il numero di frontalieri impiegati nell'industria è superiore alla media

I frontalieri che lavorano nell'agricoltura sono molto pochi (0,7%); il 40% dei frontalieri è occupato nell'industria e il 59,3% nei servizi. La quota di occupati nei 3 settori (secondo i risultati della statistica delle persone occupate nel terzo trimestre 2011) era del 3,6% nell'agricoltura, del 23,1% nell'industria e del 73,3% nei servizi. Pertanto, il numero di frontalieri è decisamente superiore nel settore secondario rispetto alla media di tutti gli occupati.


Oltre la metà dei lavoratori frontalieri arriva dalla Francia

Più della metà dei frontalieri risiede in Francia (52,7%), mentre il 21,1% e il 22,8 per cento provengono rispettivamente dalla Germania e dall'Italia. Una piccola quota di frontalieri risiede invece in Austria (3,2%) o in altri Stati (0,2%).
 

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