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CADENAZZOAncora una lunga operazione per Cristina

03.05.11 - 10:58
La giovane non sa ancora che il suo ragazzo è morto, medici e famigliari stanno studiando il modo più opportuno per comunicarglielo
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Ancora una lunga operazione per Cristina
La giovane non sa ancora che il suo ragazzo è morto, medici e famigliari stanno studiando il modo più opportuno per comunicarglielo

CADENAZZO – Ancora un lungo intervento chirurgico, ieri, per Cristina Caccia. Ma per la giovane di Cadenazzo Il momento più duro, forse, deve ancora arrivare. La 25enne, ricoverata a Zurigo in seguito al drammatico attentato di Marrakesh, non sa ancora che il suo ragazzo, Corrado Mondada di Sementina, non c’è più. Così come non sa della morte dell’altro compagno di viaggio, André Da Costa. In queste ore, famigliari e medici stanno cercando il modo più opportuno per comunicarglielo. “Lei ci chiede in continuazione di Corrado – spiega il padre Arnaldo –. E qualcosa sembra avere intuito, anche se noi continuiamo a tranquillizzarla. Il fatto è che Cristina deve sottoporsi a diverse operazioni e non sappiamo come potrebbe reagire di fronte alla conferma di quanto teme…”

Isolamento - Cristina si trova ancora in cure intense, attualmente non ha la possibilità né di sentire le notizie che giungono dall’esterno, né di parlare con amici e parenti. Eccezion fatta per i famigliari stretti. “Ieri – ribadisce il papà – ha subito un nuovo lungo intervento alla gamba, sei ore di operazione. Il problema non sono tanto le fratture, bensì le ustioni. Ora la gamba dovrebbe essere quasi a posto, almeno stando a quanto ci dicono i dottori”. Come già annunciato negli scorsi giorni la degenza di Cristina a Zurigo potrebbe prolungarsi per tutto il mese di maggio. Arnaldo Caccia non si sbilancia sui tempi. “Cerchiamo di vivere momento per momento”. 

Verità – Il ‘problema’ è che la giovane di Cadenazzo è molto lucida. Non solo. Ha vissuto praticamente in diretta tutto il dramma. Dall’esplosione sul terrazzo dell’Argana Café, al ricovero all’ospedale di Marrakesh. Sa esattamente cosa è accaduto. E, con il passare delle ore, i dubbi nella sua testa si moltiplicano. I medici ne sono coscienti, sanno che non potranno continuare a nasconderle la verità. “Lei ci invita a non raccontarle frottole, ci chiede di dirle come stanno le cose. Non è facile trovare un modo ‘giusto’ per farglielo sapere, in modo che la notizia non abbia troppe ripercussioni sul suo stato di salute. Abbiamo pensato di dirglielo a tappe nei prossimi giorni. Stiamo discutendo a lungo con gli psicologi”. 
 
Visite - Intanto chi, tra amici e conoscenti, volesse andare a trovare Cristina a Zurigo, dovrà pazientare ancora. “Per questa settimana, purtroppo, è escluso – sostiene Caccia –. E non solo perché sono previsti ulteriori interventi chirurgici. Dobbiamo, appunto, anche attendere che Cristina sia venuta a conoscenza della verità”.  Insomma, i prossimi saranno giorni molto impegnativi per la famiglia Caccia.

La situazione di Morena - Sul fronte di Morena Pedruzzi, l’altra ragazza sopravvissuta alla tragedia, sono poche le informazioni che riescono a trapelare. Quello che si sa è che le ferite ai piedi di Morena sono serie e che la ragazza si trova ancora in cure intense. Per il resto la famiglia della 27enne di Lavorgo ha preferito chiudersi nel silenzio.

P.M.
 

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