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LUGANO - Nell'ambito dell'indagine eseguita dal sostituto procuratore di Como Mariano Fadda, inchiesta sfociata in un accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all'esercizio abusivo, l'ex terapeuta luganese Waldo Bernasconi ha dichiarato d'essere disposto a farsi interrogare dal magistrato di Como se quest'ultimo è disposto a venire a Lugano. La notizia riportata oggi dal Corriere del Ticino riferisce inoltre della richiesta, inoltrata da Waldo bernasconi nella sua memoria difensiva, di sentire quali teste i 400 ex pazienti delle cliniche SanaVita di Breganzona e Cascine Respaù di Como.
Stando a quanto scrive oggi il quotidiano Luganese, Bernasconi chiede inoltre che venga dichiarata l'incompatibilità territoriale e che, essendo la sede legale della società a Verbania, che tutto l'incarto passi alla Procura di Varese.
Ricordiamo inoltre che l'inchiesta che si concluse nell'agosto 2007 durò oltre un anno e mezzo e si concluse con la posa dei sigilli alla Cascina Respaù e l'oscurazione dei siti internet che divulgavano i metodi di cura promossi dall'ex terapeuta ticinese.
