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TICINOL'elogio di Pedrazzini: "Brava polizia, un segnale forte ai malintenzionati"

22.08.08 - 17:45
L'elogio di Pedrazzini: "Brava polizia, un segnale forte ai malintenzionati"
CAMORINO - Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Luigi Pedrazzini, presente alla conferenza stampa tenutasi oggi alla sede del Reparto mobile del Sopraceneri in cui si sono spiegate le dinamiche dei terribili fatti di Losone e le fasi che hanno portato alla cattura di Antonio Barbieri e dei suoi complici, ha innanzitutto rivolto il più sentito ringraziamento alle forze dell'ordine per il successo dell'operazione. "Non sono qui per prendermi i meriti di questo successo - ha tenuto precisare il Direttore ai giornalisti presenti - ma sono qui per sottolineare i meriti della polizia". "Questo successo - ha proseguito Pedrazzini - non sono il frutto del caso. Alla base vi sono competenza, organizzazione e preparazione di qualità che non si inventano, ma che sono frutto di un lavoro quotidiano". Dalle parole di Pedrazzini si evince la soddisfazione di un arresto che manda un segnale importante ai malintenzionati: "Questo arresto rappresenta un segnale importante: la polizia ticinese sa lavorare, è adeguata alle sfide di oggi ed è in grado di affrontare anche situazioni difficili come questa".

Il direttore è poi tornato sulle polemiche sollevate riguardanti il permesso di soggiorno rilasciato a Barbieri, pluripregiudicato con precedenti, in Italia, per estorsione e rapina a mano armata, sottolineando il fatto che, come già spiegato ieri dal Capo sezione dell'ufficio cantonale che rilascia i permessi di soggiorno Attilio Cometta, non sia opportuno creare dei collegamenti diretti tra il permesso di soggiorno ottenuto dal presunto omicida e il delitto commesso. "Ametto che non è positivo che dei pregiudicati possano ottenere un permesso di dimora, ma ribadisco che sono le leggi che non ci consentono di operare a un controllo sistematico e preventivo di ogni richiedente". Pedrazzini ha assicurato che presto verrà affrontato questo aspetto, ma ha anche invitato a non crearsi facili illusioni per il futuro: "Non siamo nelle condizioni di potere escludere che in futuro si possa ripetere il rilascio di permessi a persone male intenzionate, anche perché con migliaia di richieste di permessi che dobbiamo evadere ogni giorno, non è possibile effettuare controlli a tappeto per stabilire se lo straniero richiedente è incensurato o meno. L'aspetto che però tengo a sottolineare è che fondamentale è la capacità di controllo, da parte della polizia, del nostro territorio cantonale".

"L'operazione di questi giorni comunque - ha concluso Pedrazzini - è importante perché dimostra che abbiamo una polizia efficace, in un contesto, quello dei bilaterali in cui si muovono migliaia di persone anche sul nostro territorio".

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