Il direttore dell'Unione Svizzera arti e mestieri Hans-Ulrich Bigler ritiene che un "sì" all'iniziativa «sarebbe una vera opportunità di migliorare il servizio pubblico»
BERNA - Un "sì" all'iniziativa No Billag sarebbe una vera opportunità di migliorare il servizio pubblico. Lo afferma il direttore dell'Unione Svizzera arti e mestieri (USAM) Hans-Ulrich Bigler, precisando che non crede a scenari apocalittici.
Il servizio pubblico può anche esistere «senza truffe o vincoli statali», indica in un intervista al giornale svizzerotedesco Nordwestschweiz pubblicata oggi. Secondo Bigler, il sostegno statale alla SSR crea una concorrenza malsana che limita i media privati.
Il direttore dell'USAM immagina una SSR più indipendente che collabora con i media privati, invece di distorcere il mercato. Ciò rafforzerebbe la pluralità dei media e il servizio pubblico, rileva Bigler.
L'iniziativa "No Billag", secondo il consigliere nazionale zurighese del PLR, è tutt'altro che radicale e solleva l'importante questione dei costi. Bigler si chiede se la spesa della SSR debba essere così alta e se essa debba essere finanziata o meno dallo Stato. Dipingere scenari apocalittici senza proporre alternative equivale a ricattare, ritiene il direttore dell'USAM. L'associazione di categoria delle PMI aveva già indicato lo scorso ottobre di essere favorevole a "No Billag".