Merlini: "Risultato notevole". Abate: "Scomodo per la 'cupola'. Poteva vincere". Caverzasio: "Essere i migliori a volte non è abbastanza". Romano: "Parmelin non ha un profilo sufficientemente forte"
BERNA - Il democentrista vodese Guy Parmelin è il nuovo consigliere federale. L'Assemblea federale lo ha eletto al terzo turno con 138 voti su 237 schede valide, la maggioranza assoluta era di 119 schede. Con la precedente riconferma dell'uscente Ueli Maurer, l'esecutivo federale riannovera così due esponenti dell'Unione democratica di centro.
Il Parlamento ha preferito questa soluzione all'elezione di un candidato "selvaggio", che avrebbe potuto portare instabilità nei prossimi quattro anni. Alla fine i tentativi del PS e dei Verdi sono naufragati di fronte alla volontà di PPD, PLR, Verdi liberali e PBD di voler rispettare l'esito scaturito dalle urne il 18 ottobre. Si ritorna così a una formula contraddistinta dalla concordanza aritmetica: 2 UDC, 2 PS, 2 PLR e 1 PPD. Tutte le quattro principali forze politiche del Paese sono rappresentate in governo.
Non ce l'hanno fatta né il candidato svizzero-tedesco dell'UDC Thomas Aeschi (88 voti al terzo turno), né il ticinese Norman Gobbi (11 voti al terzo turno, dopo i 50 ottenuti al primo e 30 al secondo). Dal primo di gennaio, il governo avrà quindi quattro membri germanofoni e tre francofoni. Con la decisione odierna dell'Assemblea federale, la Svizzera italiana continua a fare anticamera.
Accettando l'elezione, Guy Parmelin, 56 anni, ha ringraziato le Camere riunite per la fiducia affidatagli e ha annunciato nelle quattro lingue nazionali che s'impegnerà con tutte le forze per il bene del Paese. Il viticoltore vodese ha anche promesso che difenderà gli interessi della Svizzera centrale e le preoccupazioni del Ticino, ovvero le regioni dei due candidati ufficiali dell'UDC non eletti oggi.
Il neo consigliere federale si è detto "molto soddisfatto e fiero" che il suo cantone sia di nuovo rappresentato in governo (17 anni dopo Jean-Pascal Delamuraz). Nello sprint finale, il suo principale antagonista di Parmelin, lo zughese Thomas Aeschi, ha raccolto soltanto 88 voti, non riuscendo a recuperare il margine che già si era profilato nel secondo turno (78 voti per lo svizzero-tedesco, 117 per il romando).
Das Bundesratsgremium gratuliert seinem neuen Mitglied Guy Parmelin. https://t.co/MmnE5ix6hv ^nr #brw15 pic.twitter.com/qD1zuBHi8J
15.55 - La clausola di esclusione ha funzionato - La clausola di esclusione dell'UDC, che prevede di espellere dal partito chiunque venga eletto in governo senza essere candidato ufficialmente, ha funzionato bene, secondo il presidente democentrista Toni Brunner. A suo avviso non c'è nessuna ragione per cancellarla dagli statuti del partito.
Contrariamente a quanto hanno affermato gli altri partiti, la clausola non è anticostituzionale, ha detto all'ats Toni Brunner. È grazie a questa regola che l'elezione odierna si è svolta senza problemi e che l'UDC ha potuto presentare un ticket con candidati delle tre regioni linguistiche, ha aggiunto.
Dello stesso parere anche il consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC/FR). "Senza la clausola di esclusione e un ticket a tre avremmo nuovamente assistito a un gioco di potere", ha detto in un'intervista. Rime non è così categorico quanto a una possibile cancellazione dagli statuti, ma a suo avviso ora è troppo presto. La questione si riproporrà quando ci sarà di nuovo un posto vacante in Consiglio federale.
15.12 - Il 17 dicembre il Canton Vaud festeggerà il proprio Consigliere federale - Il nuovo consigliere federale vodese sarà festeggiato ufficialmente nel proprio cantone il 17 dicembre. Un treno speciale partirà da Berna all'inizio del pomeriggio per condurre gli invitati fino a Nyon, nel cui distretto si trova Bursins, il villaggio da cui proviene Guy Parmelin. "Il treno ufficiale si soffermerà in diverse stazioni, che restano da determinare", indica oggi all'ats il cancelliere vodese Vincent Grandjean. "Il viaggio terminerà a Nyon, dove si svolgerà la festa prevista con la popolazione, la parte ufficiale e il banchetto". L'organizzazione della giornata deve ancora essere discussa con Parmelin, che ha già fatto sapere di desiderare "qualcosa di conviviale e di semplice", precisa il cancelliere. Gli invitati saranno alcune centinaia. Resta pure da determinare come Bursins sarà associato alla festa. Il cantone deciderà peraltro nei prossimi giorni se concedere per l'occasione un congedo agli scolari.
14.46 - Delusi i sostenitori di Aeschi - Delusione palpabile questa mattina fra la cinquantina di sostenitori di Thomas Aeschi riuniti a Baar (ZG). L'UDC di Zugo ritiene tuttavia che il suo candidato abbia buone chance di sostituire Ueli Maurer in Consiglio federale o Toni Brunner alla presidenza dell'UDC svizzera. Alcuni attimi di silenzio e poi un tiepido applauso per il nuovo consigliere federale: questa la reazione della sala al momento dell'annuncio dell'elezione del vodese Guy Parmelin in Consiglio federale.
Per Philipp C. Brunner, deputato UDC al gran consiglio di Zugo, a giocare contro Aeschi è stata prima di tutto la sua giovane età: "la sua carriera politica è ancora agli inizi". Brunner considera inoltre un "peccato" che il candidato di Zugo si sia visto accollare in questi ultimi giorni l'etichetta di "figlio adottivo di Christoph Blocher".
Karl Nussbaumer, un altro gran consigliere UDC, ha sottolineato il "grande successo di stima" ottenuto da Aeschi in questa elezione. Nussbaumer si dice convinto che Aeschi potrebbe ripresentarsi fra quattro anni per sostituire Ueli Maurer, oppure prendere il posto di Toni Brunner quando quest'ultimo lascerà la presidenza del partito.
14.20 - Merlini: "Risultato notevole". Abate: "Scomodo per la 'cupola'. Poteva vincere" - Per Giovanni Merlini il risultato ticinese è importante: "Al primo turno ha comunque raggruppato 50 voti. Un risultato notevole. Dopo le dinamiche hanno preso una piega prevedibile quindi la maggioranza ha voluto convergere sul nome più prevedibile. Probabilmente Gobbi ha pagato lo scotto di questa politica aggressiva della Lega".
Secondo Fabio Abate "Gobbi poteva farcela": "Ci sono molte ragioni. Difficile competere con la concorrenza della svizzera tedesca e della svizzera romanda. A prescindere da quella che è la figura del candidato e tutto quello che su di lui si è detto negli ultimi mesi. Non è perché privo di una lobby che Gobbi è stato tenuto lontano dal ticket fino all'ultimo, ma perché lontano dalle idee della 'cupola' del partito e con ottime possibilità di essere eletto. E così è stato. Da qui la scelta di un candidato più moderato".
14.10 - Caverzasio: "Essere i migliori a volte non è abbastanza" - Daniele Caverzasio sul fatto che non diventerà consigliere di Stato risponde: "Questo è l'ultimo dei problemi. Noi oggi eravamo tutti concentrati su Gobbi, volevamo avere un consigliere federale ticinese, dopo 16 anni. Purtroppo non ci siamo riusciti. Il rischio è che ci toccherà aspettare ancora diversi anni" (Michele Lo Russo).
Caverzasio ammette di non capire cosa possa aver svantaggiato il candidato ticinese, ma non parla di sconfitta: "Durante le audizioni è stato il migliore nei gruppi parlamentari, ma a volte non è abbastanza. 50 voti al primo turno non sono una sconfitta".
13.59 - Marco Romano, Parmelin non ha un profilo sufficientemente forte - "Parmelin non era il mio candidato preferito, perché credo che non sia un profilo sufficientemente forte, e adesso abbiamo una sovrarappresentanza della Romandia. Per il Ticino già il fatto di essere arrivati nel ticket e di aver raccolto nel primo turno un buon numero di voti, è un riconoscimento della situazione insoddisfacente per l’assenza, ma alla fine la competizione è rimasta tra la Svizzera tedesca e quella francese." (Michele Lo Russo)
13.54 - Filippo Lombardi, il Mattino della domenica ha avuto un ruolo importante - "Era ovvio che ci fossero dei gruppi forti costruiti attorno agli altri due candidati. Il risultato ottenuto dimostra comunque un'attenzione al Ticino. È possibile che il Mattino della domenica abbia giocato un ruolo importante, noi forse ci siamo un po’ assuefatti." (Matteo Cheda)
13.49 - Carlo Sommaruga: Parmelin il minore dei mali: Carlo Sommaruga, consigliere nazionale socialista del Canton Ginevra, ha dichiarato a Tio: Noi socialisti volevamo un rappresentante del centro. Avevamo solo una scelta di un UDC fuori dal ticket e uno nel ticket. Per noi era importante evitare di avere qualcuno che stesse in Consiglio federale molti anni e che prendesse il dipartimento delle finanze con una visione estremamente neoliberale, con una riduzione del servizio pubblico, le prestazioni sociali e via dicendo (Aeschi, ndr). Quindi Parmelin è il minore dei mali. Il modo di far politica del Mattino della domenica non è accettabile per noi. (Ivan Campari)
13.34 - 14esimo Consigliere federale vodese - Per il Canton Vaud si tratta del 14esimo Consigliere federale. Il record spetta a Zurigo (20), seguito da lontano da Berna (14), Neuchâtel (9), Ticino (7), San Gallo e Soletta (6 a testa), Ginevra, Lucerna e Argovia (5 a testa). Vi sono cantoni che non hanno mai avuto un "ministro" nel governo federale: Uri, Svitto, Giura Nidvaldo e Sciaffusa.
Per quanto riguarda la formazione dei ministri, con la partenza di Eveline Widmer-Schlumpf a fine anno rimane una sola giurista nel Governo, ossia la PPD Doris Leuthard. Burkhalter (PLR) e Berset (PS) hanno seguito studi di economia, il radicale Johann Schneider-Ammann ha studiato elettrotecnica al Politecnico federale di Zurigo, mentre la socialista Simonetta Sommaruga è pianista diplomata. Il secondo democentrista in Consiglio federale, Ueli Maurer, ha dapprima svolto un apprendistato commerciale, per poi conseguire il diploma federale di contabile. Con l'arrivo dell'agricoltore Guy Parmelin, l'UDC ritrova quelle basi contadine all'origine della sua creazione alla fine degli anni '10 del secolo scorso, quando si chiamava ancora Partito degli artigiani e borghesi o Partito agrario.
13.32 - Dichiarazioni a caldo di Norman Gobbi - “Il Ticino ha perso una chance per entrare in Consiglio federale. Quando ci si mette in gioco bisogna mettere in conto che si può vincere ma anche perdere. È la prima volta dopo 16 anni che un ticinese riceve così tanti voti dopo il primo turno, perciò non mi sento un candidato “alibi”. Resto un consigliere di Stato della Lega ma che a livello nazionale politicizza per l’UDC. Per il Ticino sarà difficilissimo tornare in Consiglio federale a meno che non ci sia un’estensione a nove. Credo che in Svizzera si discuta spesso della forma e non del contenuto. Oggi si è scelto la forma e non il contenuto. Peccato, perché è importante che il Ticino abbia la possibilità di rientrare al Consiglio federale: è il Cantone più distante da Berna, che è confrontato con sfide non paragonabili ad altre regioni della Svizzera. Oggi aveva un candidato ufficiale, sono stato battuto, ma voglio fare soprattutto i miei auguri di tutto il meglio a Parmelin. Torno in Ticino come Consigliere di Stato con uno zaino riempito di una grande esperienza, che non è concessa a tutti i consiglieri di Stato, soprattutto dei Cantoni latini e del sud delle Alpi. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di ampliare i miei contatti, la notorietà a livello nazionale e la possibilità di portare a Berna il tema concernente la necessità di avere un occhio di riguardo per il Ticino." (Matteo Cheda)
13.26 - Scelta dei dipartimenti - La tradizione vuole che il Consiglio federale si riunisca con il nuovo eletto il venerdì che segue l'elezione, ovvero dopodomani. In quell'occasione i ministri già in carica esprimono il loro auspicio per ordine di anzianità di appartenenza in governo. Di conseguenza, il neo consigliere federale si pronuncerà per ultimo. In caso di disaccordo su un determinato dipartimento, il governo procederà a una votazione. Guy Parmelin non sarà per forza il nuovo ministro delle finanze. Vista la sua esperienza accumulata nel campo delle assicurazioni sociali durante i dodici anni trascorsi nella Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale, il democentrista vodese potrebbe ambire al Dipartimento federale dell'interno (DFI), detenuto oggi dal socialista Alain Berset. Ma potrebbe anche ereditare il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).
13.08 - Doris Leuthard eletta vicepresidente del Consiglio federale per il 2016 - Doris Leuthard eletta vicepresidente del Consiglio federale per il 2016 con 180 voti su 203 schede valide.
13.07 - Donne sottorappresentate - Le donne sono di nuovo fortemente sottorappresentate in Consiglio federale. Con l'elezione di oggi di Guy Parmelin quale successore di Eveline Widmer-Schlumpf rimangono in governo solo Simonetta Sommaruga e Doris Leuthard.
12.48 - Schneider-Ammann eletto presidente Confederazione - Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann (PLR/BE) è stato eletto presidente della Confederazione per il 2016, con 196 voti su 208 schede valide. L'Assemblea federale procede ora all'elezione del vicepresidente del Consiglio federale per il 2016. Secondo il turno la carica spetta a Doris Leuthard.
Nel suo discorso, Schneider-Ammann ha detto, in italiano, di essere onorato della nuova nomina. Hai poi ringraziato a nome del Consiglio federale Eveline Widmer-Schlumpf augurandole il meglio per il futuro e ha dato il benvenuto al nuovo consigliere federale Guy Parmelin.
In romancio ha poi reso omaggio a Corina Casanova e al neo cancelliere Walter Thurnherr. Schneider-Amannn ha in seguito proseguito in francese e infine in tedesco sottolineando la necessità di preservare la libertà di manovra del governo. "In questo anno elettorale sono state evidenziate le differenze, ora è necessario serrare i ranghi", ha aggiunto.
Per Schneider-Ammann è necessario preservare gli accordi bilaterali che assicurano il benessere dell'economia svizzera, specie di quei rami orientati all'esportazione. Per il consigliere federale bisogna proseguire sulla via delle riforme senza dimenticare di investire nella formazione e la ricerca. "Bisogna ritrovare il coraggio di investire", ha concluso tra gli applausi dell'Assemblea.
12.43 - Il Governo ha prestato giuramento - I sette membri del Consiglio federale, tra cui il neoeletto Guy Parmelin (UDC/VD), e il neo cancelliere della Confederazione, Walter Thurnherr, hanno prestato giuramento oggi verso le 12.30. Hanno dichiarato "lo prometto" o "lo giuro" alzando tre dita della mano destra come vuole la tradizione.
12.19 - Thurnherr nuovo Cancelliere - Walter Thurnherr (PPD) è stato eletto cancelliere della Confederazione con 230 voti su 234 schede valide. Succede a Corina Casanova (PPD) che ha deciso di non sollecitare più un altro mandato.
Walter Thurnherr, proposto dal PPD, eletto con ben 230 voti nuovo cancelliere della Confederazione. Auguri di buon lavoro!
12:11 - Parmelin guadagnerà 450mila franchi all'anno - Il nuovo consigliere federale Guy Parmelin - così come i suoi colleghi - avrà un salario annuo lordo di 445'163 franchi. Allo stipendio si aggiunge poi un rimborso spese forfettario di 30'000 franchi all'anno.
La Confederazione rimborsa inoltre le spese di telecomunicazione (rete fissa, cellulare, PC). La tassa per la radio e la televisione (canone radio-tv) è invece a carico dei Consiglieri federali.
Ciascun membro del Consiglio federale, come pure il cancelliere della Confederazione, hanno diritto a due veicoli: uno di rappresentanza e uno di servizio. Tutti ricevono inoltre un abbonamento generale di 1a classe delle FFS e un abbonamento generale per gli impianti a fune svizzeri.
Da parte sua, la consigliera federale uscente Eveline Widmer-Schlumpf riceverà una rendita pari a metà salario, ossia circa 220'000 franchi. Questa regola vale per tutti i ministri che siedono almeno due anni in governo.
12:10 - "Eletto il più malleabile" - "L'Assemblea federale ha eletto il più malleabile" afferma Attilio Bignasca, che paventa conseguenze poco positive per il Ticino.
#CF2015 Bravissimo @normangobbi Sono orgoglioso di quello che ha dimostrato. Il ticinese + votato degli ultimi 16 anni. A Berna peserà
12.07 Le prime parole di Gobbi - "È la prima volta che un ticinese riceve così tanti voti, un segno di rispetto per il Ticino" ha affermato Norman Gobbi ai microfoni della RSI. "Complimenti a Guy Parmelin per la sua brillante elezione. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato il voto. È stato un segno di grande rispetto. È stata un'esperienza positiva che mi ha arricchito moltissimo. Non posso che ringraziare l'UDC. Oggi torno in Ticino più forte con la volontà di lavorare per il mio Paese e per la libertà".
Il deputato leghista Massimiliano Robbiani è amareggiato: "Abbiamo perso una buona occasione per il Ticino. Sono amareggiato e triste. Non contiamo proprio niente per Berna. In ogni caso grazie a Norman per averci fatto sognare".
Il Consigliere nazionale Marco Romano ha invece commentato: "Il neo eletto Consigliere federale Guy Parmelin accetta la carica! Non propriamente quanto da me auspicato ma questa è la democrazia. La Svizzera è il Paese degli equilibri e non delle forzature!"
Eletto Parmelin con 138 voti, onore e complimenti al collega presidente Gobbi che si è battuto molto bene onorando il Ticino!#grazieNorman
12.00 "Le vostre preoccupazioni sono le mie" - "Le vostre preoccupazioni sono anche le mie", sono state le prime parole del neoeletto vodese nei confronti delle regioni linguistiche uscite "sconfitte" dal terzo scrutinio.