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ZURIGOCarlos, "un caso senza fine"

29.01.14 - 10:34
Messo in isolamento per problemi disciplinari, ha allagato il bunker ed è stato di nuovo trasferito in prigione
Foto d'archivio (Keystone)
Carlos, "un caso senza fine"
Messo in isolamento per problemi disciplinari, ha allagato il bunker ed è stato di nuovo trasferito in prigione

ZURIGO - La Neue Züricher Zeitung (NZZ) l'ha definito "un caso senza fine". Stiamo parlando di Carlos, il 18enne di origini brasiliane pluripregiudicato di cui si è molto parlato per aver beneficiato di un costoso programma (29mila franchi al mese) di presa a carico a suo favore.

Dal foglio zurighese si apprende oggi che, nelle scorse settimane, il 18enne è stato posto in cella di isolamento dal personale del centro dei provvedimenti disciplinari di Uitikon per 23 ore per aver violato i codici di comportamento. Portato nel bunker, il giovane avrebbe allagato la cella d'isolamento nella quale si trovava aprendo i rubinetti del bagno che si trova all'interno del bunker.

Da venerdì scorso Carlos si trova in una cella del carcere circondariale di Zurigo.

Carlos si sarebbe, inoltre, rifiutato di sottoporsi ad una perizia psichiatrica come richiesto dal Tribunale.

Stando a informazioni rilasciate dal padre di Carlo, l'avvocato difensore di suo figlio ritiene che si sarebbero verificate delle violazioni dei diritti umani, come per esempio, il divieto di andare in bagno durante una visita. In un'altra occasione Carlos era l'unico detenuto dietro le sbarre ad essere vestito soltanto di un paio di mutande. Una situazione che avrebbe svilito il detenuto.

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