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SVIZZERAFalciani, l'accusa chiede sei anni

06.11.15 - 09:13
Il magistrato ha invitato i giudici a condannare l'informatico franco-italiano per spionaggio economico, acquisizione illecita di dati e violazione del segreto bancario
Falciani, l'accusa chiede sei anni
Il magistrato ha invitato i giudici a condannare l'informatico franco-italiano per spionaggio economico, acquisizione illecita di dati e violazione del segreto bancario

BELLINZONA - Sei anni di reclusione: è la pena richiesta stamane dal procuratore federale Carlo Bulletti al processo in corso a Bellinzona contro Hervé Falciani. Il magistrato ha invitato i giudici del Tribunale penale federale (TPF) a condannare l'informatico franco-italiano per spionaggio economico, acquisizione illecita di dati e violazione del segreto bancario.

Per il rappresentante del Ministero pubblico della Confederazione sarebbe offensivo nei confronti dei "whistleblower" dire che Falciani sia uno di questi individui che denunciano pubblicamente o riferiscono alle autorità attività fraudolente all'interno di un'azienda.

Tutta la costruzione del nobile cavaliere senza secondi fini è solo un intreccio di menzogne, ha detto nel corso della sua requisitoria durata meno di tre quarti d'ora.

Il procuratore Bulletti ha ripercorso le differenti fasi dell'attività criminale di Falciani. Ha ricordato il primo periodo, nel 2006, d'acquisizione e preparazione di dati della filiale ginevrina della banca inglese HSBC, che allora era il suo datore di lavoro.

Poi ha evocato la seconda fase, a partire dal 2007, durante la quale l'informatico ha tentato di commercializzare questi dati bancari e di venderli. Innanzitutto a un contatto che aveva stabilito in Arabia Saudita, prima di avvicinarsi a delle banche libanesi, e in seguito avrebbe trasmesso i dati a servizi statali stranieri.

"Non sappiamo se Falciani si è fatto pagare per trasmettere questi dati, ma non è importante" per formulare una condanna, ha affermato il procuratore.

Per Bulletti si è di fronte ad un caso grave di spionaggio economico (ai sensi dell'art. 273 del Codice penale), considerati sia la durata dell'attività criminale sia il valore dei segreti traditi, che ha costretto la Svizzera ad affrontare una crisi diplomatica.

L'avvocato ginevrino Marc Henzelin ha chiesto al Tribunale penale federale (TPF) di pronunciare contro il suo cliente, in caso sia condannato, una pena a cui è possibile applicare la sospensione condizionale, ossia di due anni al massimo.

"Falciani ha avuto accesso facilmente a un'enorme quantità di dati e li conservava", ha dichiarato Henzelin. A suo avviso, l'accusato è stato "turbato" da questa grande facilità.

L'ex dipendente della filiale ginevrina di HSBC si è recato a Beirut per un episodio "non molto glorioso", ha ammesso. Ma "niente indica che i dati che voleva vendere in Libano erano in effetti dati della HSBC Svizzera", ha affermato Henzelin.

"Se Falciani si è trovato a essere un ladro di dati è perché le circostanze erano favorevoli", ha aggiunto. "Tutto porta a dire che esistevano numerose falle", ha continuato l'avvocato difensore, che si è riferito in particolare a un rapporto severo dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) nei confronti della filiale ginevrina. "Il servizio di sicurezza della HSBC è ridicolo", ha infierito.

Dalle liste detenute da Falciani risulta che i clienti della banca avevano per la maggior parte obbiettivi di frode fiscale, ha sottolineato il legale. Su una sola lista di 2325 nomi, per esempio, solo sei clienti non avevano frodato il fisco, ha precisato.

"A livello internazionale si sta abbandonando il segreto bancario. Stiamo giudicando un combattimento di retroguardia", ha detto Henzelin, "non è Falciani ad essere giudicato, ma il tribunale, la Svizzera".

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