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TURGOVIASvizzero jihadista, "Gli hanno lavato il cervello"

05.03.15 - 13:15
Gli amici di Onur, 21enne turgoviese partito in Siria per combattere la "Jihad", raccontano la sua trasformazione: da giovane inserito e amante del calcio a fondamentalista islamico
Svizzero jihadista, "Gli hanno lavato il cervello"
Gli amici di Onur, 21enne turgoviese partito in Siria per combattere la "Jihad", raccontano la sua trasformazione: da giovane inserito e amante del calcio a fondamentalista islamico

FRAUENFELD - Sono in tanti a conoscere Onur ad Arbon. Nella cittadina adagiata sulle rive turgoviesi del lago di Costanza, Onur era considerato uno dei tanti giovani a cui piaceva giocare a calcio, corteggiare le ragazze ed andare a divertirsi con gli amici.

E sono proprio loro a descrivere il suo cambiamento. Un ragazzo cresciuto insieme a lui racconta a 20min.ch che "fino a due anni fa Orun era un giovane normalissimo". Un ragazzo, infatti, che non rinunciava neppure "a sfoltirsi le sopracciglia".

All'improvviso il giovane cambia non solo nei suoi atteggiamenti, ma anche nel suo aspetto esteriore: si fa crescere una lunga e folta barba e comincia ad allontanarsi dalla vita mondana per dedicarsi sempre più all'islam. Orun prega più volte al giorno e legge il Corano. "Di punto in bianco ha smesso di fumare e a bere bevande alcoliche", racconta un giovane appartenente alla sua compagnia. "Quando ci incontravamo nel nostro locale preferito lui leggeva il Corano sul suo telefonino". Orun aveva anche smesso di ascoltare la musica: "Diceva che il Corano lo vietava", ha aggiunto uno dei suoi amici.

Onur amava il calcio. Prima dell'abbraccio all'islam radicale, aveva concluso una formazione per giovani arbitri. La frequentazione della moschea era diventata sempre più assidua durante i suoi anni di apprendistato. Il giovane usava il suo tempo libero per fare proselitismo. Si metteva in macchina, "piena zeppa di copie del Corano", e partiva per trasferte in varie città della Svizzera tedesca. A Zurigo, a San Gallo, ma anche nella vicina Costanza, in Germania, Orun distribuiva copie del Corano gratuitamente, per strada. La distribuzione gratuita del libro sacro dell'Islam è finanziata e organizzata da un'associazione dal nome "Lies! die wahre Religion" (Leggi! La vera religione), dietro la quale vi è il predicatore salafita Ibrahim Abou-Nagie.

Onur cerca di convincere anche i suoi amici di visitare la moschea per potersi così avvicinare all'islam. Uno di essi, che lo aveva accompagnato una volta in moschea, ha raccontato di aver visto "molti uomini con la barba": "mi dissero che avrei dovuto iniziare al più presto a pregare, altrimenti sarebbe stato troppo tardi". Onur andava spesso in Germania per ascoltare uno dei predicatori salafiti più noti nel mondo dell'islam radicale: il tedesco convertito Pierre Vogel. "Onur ha comunicato a magnificare Osama Bin Laden ed elogiare tutti coloro che sono morti per il martirio", ha detto un altro amico.

Onur poi si è sposata Johanna, una giovane tedesca di Tübingen convertita all'islam. Gli amici raccontano che il volto della moglie era completamente coperto. "A parte gli occhi, tutto il resto era coperto", ha dichiarato un amico. Lo scorso autunno Onur e sua moglie sono all'improvviso spariti. La ragione della loro partenza per la Siria è l'adesione alla causa del fronte Al-Nusra, una formazione terroristica combattente che fa parte delle formazioni di Al Kaeda. L'ultima volta che si è fatto vivo Onur è stato con l'invio a un amico di una foto, in cui lo si vede con un'arma in mano. Poi piu nulla. Nel novembre del 2014, su richiesta degli inquirenti tedeschi, il ministero pubblico della Confederazione ha effettuato una perquisizione nell'appartamento di Arbon, sulle cui porte si vedono ancora i segni dei sigilli della polizia.

Onur è sotto inchiesta: è sospettato di essere andato in Siria per aderire a un'organizzazione terroristica.

"Ha subito un lavaggio del cervello" - La famiglia di Onur ha tentato più volte di riportarlo dalla Siria. Ma i tentativi sono andati a vuoto. Sul destino del giovane preferisce non proferire parola. Un parente del ragazzo si è limitato a dire: "L'intera famiglia sta male, siamo devastati".

I suoi vecchi amici lo descrivono come un ragazzo dignitoso, gentile e simpatico. Non riescono a credere come il loro amico possa commettere atrocità in nome del radicalismo islamico in Siria. "Sinceramente non avrei mai immaginato che avesse avuto il coraggio di fare un passo simile e recarsi in una zona di guerra" ha dichiarato un amico. "Ha subito evidentemente un lavaggio del cervello".

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