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UDC TICINODue giorni di vacanza in più ai docenti: una decisione ridicola e un problema per molte famiglie

29.03.24 - 16:37
UDC Ticino - Piero Marchesi, Presidente
Archivio Tipress
Due giorni di vacanza in più ai docenti: una decisione ridicola e un problema per molte famiglie
UDC Ticino - Piero Marchesi, Presidente

LUGANO - Due giorni in più a Natale. I docenti e gli alunni delle scuole ticinesi non dovranno presentarsi in classe il 20 dicembre del 2024 e il 7 gennaio del 2025. Lo comunica il Consiglio di Stato in una nota. La decisione si iscrive nel quadro delle rivendicazioni del personale dell’amministrazione statale e dei docenti ticinesi, che nei mesi scorsi hanno usato la piazza per scioperare e per rivendicare migliori condizioni.

Una decisione, quella degli scorsi giorni del Consiglio di Stato, incomprensibile e per certi versi pietosa, in quanto, se il tema è quello di riconoscere o meno il caro vita, mal si comprende come il concedere due giorni di vacanza supplementari possa dare più potere d’acquisto ai diretti interessati.

Questa proposta si inserisce in una serie di pasticci generati dal Governo cantonale, il quale dall’inizio non ha saputo gestire la questione e ora, ha messo una pezza che è peggiore del buco. Oltre a ciò, il mondo della scuola che a ogni piè sospinto lamenta una griglia oraria sempre più folta e una certa difficoltà nel rispettare il programma, accetterà senza fiatare due giorni in più di vacanza.

L’UDC dal giorno della presentazione del Preventivo 2024 aveva chiesto di riconoscere il caro vita ai dipendenti pubblici, perché si ritiene sia dovuto, ma parimenti di bloccare gli scatti salariali per almeno un paio d’anni, perché mal si comprende come si possa dare l’aumento di stipendio ai dipendenti se le casse del Cantone (il datore di lavoro) sono disastrate.

Ovviamente, sia il Governo che il Parlamento, non hanno voluto cogliere questa opportunità e ora si continua a pasticciare. Oltremodo dopo che una parte dei dipendenti pubblici, fomentata ad arte dalle varie organizzazioni sindacali ha iniziato a usare la piazza per le sue rivendicazioni. Il Governo che già non si era distinto per coraggio e lungimiranza, non si è più visto se non per proporre misure ridicole come questa.

Proposta che, di fatto, oltre a dare due giorni di vacanze in più a chi ne ha già il triplo dei normali impiegati, genererà un ulteriore problema alle famiglie che dovranno organizzarsi diversamente per accudire i propri figli, soprattutto in un periodo dove i servizi extra scolastici sono solitamente chiusi. Allievi che inoltre beneficeranno di ben due giorni in meno di formazione. Evviva la “squola pubblica”!

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