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GINEVRA / ZUGOGruppo internazionale lascia la Svizzera

03.04.14 - 11:21
La Weatherford si trasferisce in Irlanda: "Costi minori e possibilità di reperire collaboratori dai migliori profili"
Foto d'archivio (Keystone)
Gruppo internazionale lascia la Svizzera
La Weatherford si trasferisce in Irlanda: "Costi minori e possibilità di reperire collaboratori dai migliori profili"

GINEVRA - Weatherford ha annunciato l'intenzione di andarsene dalla Svizzera per trasferirsi in Irlanda. Le sue azioni verranno quotate alla borsa di New York. Il titolo della società sarà ritirato dalla borsa elvetica e da NYSE Euronext, a Parigi, e sarà quotato soltanto a New York.

Il cambio di sede, come spiega il presidente del CdA e amministratore delegato Bernard Duroc-Danner, è stato giustificato dal fatto che nel paese dell'Unione Europea vi sono costi del lavoro minori rispetto alla Svizzera e la possibilità di reperire collaboratori dai profili migliori.

Come si legge sull'edizione online del Tages-Anzeiger, in giugno è prevista un'assemblea generale straordinaria in cui si terrà il voto per l'approvazione del piano di delocalizzazione. L'assemblea generale ordinaria dovrebbe, invece, slittare a settembre, quando Weatherford sarà già, con tutta probabilità, non più un'azienda con sede legale in Svizzera, bensì in Irlanda. Formalmente la holding elvetica verrebbe fusa con una nuova società fondata in Irlanda. Come detto, le azioni della nuova società verrebbero scambiate alla borsa di New York, mentre sarà quotata nelle borse di Zurigo e di Parigi (Nyse Euronext). L'azienda è attualmente quotata in Svizzera ed ha un valore di 13 miliardi di franchi.

L'ex impresa texana trasferì nel 2008 la sua sede legale a Zugo e il suo centro amministrativo a Ginevra, dove impiega soltanto una manciata d’impiegati. La holding è presente in circa cento paesi e impiega 60mila collaboratori.

In Svizzera, intanto, si sta elaborando un nuovo modello di imposizione fiscale che non porti  più vantaggi alle holding straniere rispetto a quelle svizzere. Questo a seguito delle pressioni esercitate dall'Unione europea. I cantoni, timorosi della delocalizzazione di queste holding internazionali, avrebbero ora l'intenzione di abbassare ulteriormente le aliquote fiscali. Come riuscire a colmare le perdite dovute ad ulteriori sgravi? Questa è una domanda alla quale si sta cercando ancora una risposta.

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