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MILANO - Se la notizia dovesse essere confermata, sarebbe certamente sorprendente. Potrebbe essere stata una banca svizzera la misteriosa richiedente del finanziamento di 500 milioni di dollari alla Banca centrale europea.
Lo ipotizza Il sole 24 ore. Un mistero che sta animando, semmai ce ne fosse bisogno, le travagliate giornate delle piazze finanziarie. Chi potrebbe essere l'istituto di credito in questione, si chiedevano giornalisti e analisti. Prese in considerazione in un primo momento le banche francesi, l'attenzione si è poi rivolta su un istituto elvetico. Che avrebbe agito tramite una filiale con sede nell'Eurozona per accedere agli aiuti della Bce.
Il 10 agosto la Banca centrale svizzera aveva messo a disposizione 200 milioni di dollari per uno o più istituti elvetici, operazione simile a quella fatta dalla Bce pochi giorni dopo. Prestito-ponte che è stato poi restituito il 18 agosto, ovvero lo stesso giorno nel quale la Bce ha messo a disposizione i 500 milioni. Qualcuno ha quindi visto un legame tra le due operazioni.
Chi, in Svizzera, ha bisogno di aiuto? Ubs e Credit Suisse, riferisce il quotidiano finanziario italiano, hanno negato di aver effettuato richieste. E perché rivolgersi a Francoforte piuttosto che alla Bns? Solo per evitare un danno d'immagine che sarebbe stato sicuramente ingente?
