E' quanto risulta da uno degli studi pubblicati oggi dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Rispetto a tutte le imprese censite in Svizzera - esclusa l'agricoltura - il settore dei media rappresenta circa il 3% del giro d'affari totale, il 6% delle imprese e il 3% delle persone occupate, secondo la statistica dell'IVA.
Solo i mass media contano oltre 1200 imprese. Se nel 2000 si contavano dieci grandi gruppi di stampa, nel 2009 erano scesi a 7. Il loro fatturato è calato da 6,9 a 5,8 miliardi di franchi. Questa evoluzione è dovuta ad una crisi congiunturale, ma anche strutturale.
Tra il 2001 e il 2009, la stampa ha perso circa un terzo delle sue entrate pubblicitarie, cioè quasi un miliardo di franchi. La quota di pubblicità nella stampa rispetto alla totalità, compresa quella in rete, è scesa dal 53% al 37%. Il valore della pubblicità online era stimata a 360 milioni di franchi nel 2009.
La pubblicità è invece aumentata nei media elettronici, soprattutto alla televisione (+7% a 737 milioni). Anche quella diretta ha fatto un passo in avanti di quasi il 13%, a 1,251 miliardi.
Dal canto loro le economie domestiche spendono di meno per la stampa, ma investono di più per apparecchi, in particolare computer e televisioni.