Il film, del regista sudafricano Neill Blomkamp, in una sorta di metafora del passato regime razzista dell'apartheid e dell'attuale xenofobia che percorre molte township nere del Sudafrica, ipotizza un gruppo di extraterrestri che atterra a Johannesburg da un'astronave in panne e viene costretto a vivere in un ghetto, all'interno di una township, denominato District 9. Alla lunga gli alieni, inizialmente benvenuti, cominciano a subire la loro "diversità" come discriminazione, sfruttamento, sopruso, violenza. Una gang di nigeriani ha una parte importante in questo clima di violenza e intimidazione e l'attore del Malawi Eugene Khumbanyiwa, nella parte del leader della banda di delinquenti porta il nomiglo di Obasanjo, come il (vero) ex presidente nigeriano, Olusegun Obasanjo.
La ministra nigeriana per l'informazione, Dora Akunyilli, intervistata dal network africano della Bbc, intende chiedere le scuse alla casa produttrice, la Sony e ordinare al comitato per la censura di vietare ai cinema del Paese di proiettare la pellicola e di confiscarla.