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SVIZZERASoros: "BCE sopra le aspettative, ma c'è rischio sociale"

23.01.15 - 12:16
Il finanziere, durante una cena a Davos, avverte: "Aumenta l'ineguaglianza tra ricchi e poveri"
Soros: "BCE sopra le aspettative, ma c'è rischio sociale"
Il finanziere, durante una cena a Davos, avverte: "Aumenta l'ineguaglianza tra ricchi e poveri"

DAVOS - Le misure adottate dalla Bce sono "fortissime" ed "efficaci" anche perché l'ampiezza dell'intervento "ha superato di molto le aspettative dei mercati". Così il finanziere George Soros che però, con la sua veste di filantropo, mette in guardia sui rischi che questo potrebbe provocare. "La maggiore liquidità sul mercato - ha spiegato - apprezzerà il valore di chi ha patrimoni. Aumenta l'ineguaglianza tra ricchi e poveri. E nel lungo termine potrebbe provocare anche rischi seri di reazione sociale"

Il finanziere-filantropo ha organizzato a Davos (GR) una cena alla quale hanno partecipato molti giornalisti ed anche il ministro dell'economia dell'Ucraina, Natalia Yaresko e il governatore ucraino. Ed ha subito premesso di essersi "oramai dimesso dalla gestione del mio patrimonio". Ma ha intrattenuto a lungo sulle sue valutazioni geo-politiche, centrate soprattutto su tre punti: il nuovo nazionalismo russo, la nuova democrazia ucraina, e le difficoltà dell'Europa che "si sta disintegrando, è deflazionata e depressa economicamente".

Così ha spaziato da Putin a Draghi. Sulla Bce ha descritto l'intervento di 1,14 trilioni di euro come "irresistibile" e "molto molto potente". E così, "anche se è arrivato tardi - ha aggiunto - io credo che sarà efficace".

Il nodo è però legato alla mancanza di "stimoli fiscali" che lo accompagnano. Soros ha così messo l'accento su quello che alcuni studi hanno già evidenziato. L'azione di purà politica monetaria tende a rivalutare gli asset per chi li ha, creando quindi un ulteriore divario rispetto alle classi più povere. E per questo è richiesto un affiancamento di politiche fiscali. "Senza aumenta la diseguaglianza tra ricchi e poveri".

Soros ha risposto anche ad una domanda sul recente manovra della Banca nazionale svizzera (BNS). "Era ovvio e, in prospettiva, inevitabile", ha detto tassativo. "La necessità di mantenere il rapporto di cambio imponeva l'acquisto di un ammontare troppo grosso di moneta, con un peso diventato insopportabile".

Soros ha poi unito i destini di Russia, Ucraina e Europa ricordanto che a differena del 1989, quando la russia si disintegrava e l'Eu era al suo picco, "ora la russia sta risorgento e l'Unione europea si sta disintegrando, Questo da alla nuova ucraina un ruolo di pivot. NOn si può reggere al fatto che l'aggressione russa non solo determinerà il futuro dell'ucraina ma anche dell'unione europea". Già perchè questo crea "alta incertezza e volabilità che mi rende meno ottimista dei mercati", ha detto Soros.

Soros ha anche lasciato il microfono al ministro dell'economia ucraino che ha descritto la difficile situazione del Paese ("Con la Crimea si perde il 20% di prodotto lordo del paese") ma anche i cambiamenti in atto: dall'elezione del parlamento al rinnovamento dei quadri delle istituzioni. "Attorno a me, al ministero - ha detto - tutti parlano un ottimo inglese e sono in grado di comunicare e creare relazioni con altri Paesi". Ma a chiedere all'Europa di continuare la sua "pressione positiva" - ha spiegato - "è soprattutto la società civile".

Ats

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