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BELGIOCiclista vallesano all'aeroporto di Bruxelles: «C'erano pezzi di cemento che cadevano dal soffitto»

22.03.16 - 11:10
Julien Taramarcaz era appena arrivato all'aeroporto belga nel momento in cui le esplosioni hanno avuto luogo: «Ero appena arrivato e le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze»
Ciclista vallesano all'aeroporto di Bruxelles: «C'erano pezzi di cemento che cadevano dal soffitto»
Julien Taramarcaz era appena arrivato all'aeroporto belga nel momento in cui le esplosioni hanno avuto luogo: «Ero appena arrivato e le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze»

BRUXELLES - Poco prima delle ore 8 due esplosioni hanno avuto luogo all'aeroporto di Bruxelles. Da allora il bilancio è in continua evoluzione e anche il metro è stato preso di mira. Sono stati registrati diversi morti e in mezzo alla confusione era presente anche il campione svizzero di ciclocross del 2015 Julien Taramarcaz.

Giunto in Belgio per firmare un nuovo contratto con la formazione ERA-Murprotec, il ciclista vallesano è stato raggiunto telefonicamente da "20minutes", mentre stava cercando di lasciare come poteva la zona un'ora dopo i tragici eventi. «Sono appena arrivato in Belgio», ha raccontato. «Ero sull'ultimo aereo che è atterrato questa mattina a Bruxelles e avevo fissato un appuntamento con la mia squadra per firmare il contratto e per la consegna del nuovo materiale. Avevo previsto un soggiorno molto breve e la previsione era quella di ritornare in Svizzera subito dopo. Quando sono atterrato sono andato in bagno all'interno dell'aeroporto e non ho sentito niente perché stavo ascoltando la musica con gli auricolari. Quando però sono uscito dal WC ho guardato il soffitto e c'erano pezzi di cemento che cadevano e delle perdite d'acqua, mi sono detto: "Beh, è molto strano". Qualche secondo più tardi le persone hanno iniziato a correre un po' ovunque e siamo stati bloccati per qualche minuto all'interno dell'aeroporto per poi essere evacuati».

Il bilancio ha l'aria terribile: si parla di una trentina di morti fra le esplosioni avvenute in aeroporto e nel metro... «Si ne ho sentito parlare. Durante l'evacuazione ho visto qualcosa, nel momento in cui ci hanno fatto uscire dalle scale che portano dalla stazione ferroviaria in aeroporto alla hall degli arrivi. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze. Non ho avuto modo di vedere corpi perché eravamo in basso, ma ho visto un sacco di vetri rotti e delle cose completamente fracassate in alto. La fortuna è stata quella di arrivare in Belgio in quel momento e non di partire. La situazione è veramente tesa».

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