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GERMANIATugce vive anche dopo la sua morte

29.11.14 - 19:41
La spina dei macchinari che la tenevano in vita è stata staccata e i suoi organi saranno donati. Il commosso ricordo dei suoi amici: "Voleva cambiare il mondo"
Tugce vive anche dopo la sua morte
La spina dei macchinari che la tenevano in vita è stata staccata e i suoi organi saranno donati. Il commosso ricordo dei suoi amici: "Voleva cambiare il mondo"

BERLINO - Ha fatto il giro d’Europa il tragico caso di Tugce, la studentessa di Offenbach uccisa con un pugno alla tempia sferrato da un 18enne sul parcheggio di un fast-food.

Ieri sera sono state 1.500 le persone che si sono radunate davanti alla clinica dove i medici hanno staccato i macchinari che la tenevano in vita. E’ stato il padre della giovane donna a chiedere di attendere il giorno del suo compleanno prima di staccare la spina.

Il mattino del 15 novembre scorso Tugce era intervenuta per difendere due minorenni ubriache, dal modo aggressivo da parte di tre ragazzi, che si trovavano nei pressi dei servizi igienici di un fast-food della cittadina dell’Assia. La studentessa ha cercato di riportare la calma fra i litiganti. Uno dei giovani, Sanel M., un 18enne di origini straniere, ha atteso sul piazzale antistante il locale che Tugce uscisse. La ragazza, colpita alla tempia, è caduta a terra, battendo il capo sul selciato.  Ai soccorritori sono parse subito gravissime le ferite riportate dalla ragazza, trasportata d’urgenza all’ospedale cittadino e ricoverata in terapia intensiva. Per Tugce, in coma farmacologico, non vi è stato nulla da fare. I medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale mercoledì scorso e il padre, ha voluto attendere il 28 novembre, giorno del 23esimo compleanno della sua Tugce, prima di dare il via ai medici di staccare la spina.

Tugce era figlia di immigrati arrivati dalla Turchia. Il padre è originario dell’Anatolia, mentre la madre di Istanbul. Si sono conosciuti in Germania, la terra che li aveva accolti e il loro sogno era di dare un futuro migliore ai loro figli. Tugce era nata il 28 novembre del 1991. I parenti della ragazza hanno raccontato che già da bambina, Tugce dimostrava altruismo e amore nei confronti del prossimo. Una volta, addirittura, voleva entrare in una casa in fiamme perché voleva salvare i topolini che erano rimasti intrappolati all’interno dell’abitazione. Il massimo impegno Tugce lo dimostrava anche a scuola. Era riuscita a finire il liceo, ad ottenere la maturità, un rito di passaggio vissuto molto intensamente in Germania. Tugce, elegantissima, alla festa organizzata nel suo ginnasio, si era esibita al pianoforte. Dopo il liceo, Tugce si era iscritta all’università di Gießen, dove studiava tedesco ed etica. Nei fine settimana lavorava come cameriera per pagarsi gli studi. Tugce era un’idealista e voleva diventare insegnante. “Voleva cambiare il mondo”, ha raccontato un suo amico studente. “Dimostrava sempre gioia di vivere e guardava al mondo con ottimismo”, ha raccontato. Ed è grazie alla sua disponibilità verso il prossimo che Tugce aveva tanti amici. Il suo ultimo atto in vita è stato quello di voler aiutare due ragazzine in difficoltà. Un gesto pagato con la vita. Ora una petizione su internet chiede che Tugce venga insignita della croce dell’ordine al merito della Repubblica federale tedesca. Sono oltre 10mila le adesioni raccolte in poche ore.

Ma Tugce ha dimostrato grande generosità anche dopo la sua morte. Infatti la studentessa aveva il tesserino di donatrice di organi e la sua famiglia ha dato il via libera all’espianto, di cui si sono occupati tre equipe di medici, dopo lo spegnimento della macchina che la teneva in vita.

Ieri davanti all’ospedale c’erano palloncini, candele e uno strisicone: “Oggi siamo tutti Tugce”

 

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