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ITALIAStupro di Firenze: i due carabinieri accusati anche dalla giustizia militare

12.09.17 - 13:00
Glia agenti non hanno avvertito la centrale né compilato un verbale. L'aggressione sarebbe stata pianificata già al Flò
Keystone
Stupro di Firenze: i due carabinieri accusati anche dalla giustizia militare
Glia agenti non hanno avvertito la centrale né compilato un verbale. L'aggressione sarebbe stata pianificata già al Flò

FIRENZE - Dovrebbe presentarsi oggi in procura il più giovane dei due carabinieri accusati di aver stuprato due studentesse americane la settimana scorsa a Firenze. Ad anticiparlo è il corriere.it, che spiega come l’agente, un 32enne di origini palermitane, abbia infine deciso di rispondere alle domande degli inquirenti. Il collega, un 50enne appuntato scelto di Prato, è già stato interrogato nei giorni scorsi.

Sui due non grava solo l’accusa di stupro su cui indaga la Procura di Firenze. Per la Procura militare, infatti, nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi i carabinieri si sarebbero resi responsabili di gravi infrazioni dei regolamenti dell’arma che farebbero sospettare le loro intenzioni delittuose. In particolare, hanno fatto salire sull’auto di pattuglia le due ragazze nonostante ciò sia vietato salvo casi eccezionali (come il trasporto urgente di un ferito). Inoltre, non hanno informato la centrale operativa di averle caricate come sarebbero stati obbligati a fare e non hanno inviato ai propri superiori la necessaria relazione di servizio per quell’“intervento”. Le accuse sono di violata consegna e peculato e il sospetto, afferma il corriere.it, è che i due abbiano deciso di aggredire le giovani dopo averle abbordate alla discoteca Flò e le abbiano accompagnate a casa con tale intento.

Ancora più inquietante è il sospetto che i due fossero protetti da una sorta di rete di copertura, forse interna all’arma. Nonostante fosse solo il loro secondo turno insieme, si sono infatti fidati a commettere una lunga serie di infrazioni dei regolamenti e, se confermato, uno stupro. A tal proposito, il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo ha tenuto a sottolineare che l’Arma dei Carabinieri si è costituita «parte lesa» e che i colleghi dei due militari hanno finora offerto agli inquirenti massima collaborazione. Giovedì altri quattro carabinieri erano intervenuti alla discoteca Flò intorno alle 2.30 per una rissa prima che i due indagati avvicinassero e caricassero in auto le due giovani.

Sentito dagli inquirenti nei giorni scorsi, il carabiniere scelto 50enne ha dichiarato di essere stato «trascinato» in quella situazione e di non essersi accorto che le due giovani erano ubriache (come confermato dai primi riscontri) e incapaci di dare il consenso a un rapporto sessuale. Lui avrebbe abusato di una delle due nella tromba delle scale del palazzo di Borgo Santi Apostoli in cui le giovani vivono, in un appartamento in affitto, nel centro di Firenze. Il collega avrebbe violentato l’amica in ascensore.  

Nel frattempo, lunedì, il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha smentito che esista un video in cui una delle due ragazze grida “bastardo” a uno degli agenti durante l’aggressione. È, al contrario, «un fotogramma, un secondo di video» girato per sbaglio da una delle studentesse in discoteca in una situazione di confusione e in cui la persona inquadrata non è identificabile, riporta Il Fatto Quotidiano.

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