Cerca e trova immobili

REGNO UNITOCharlie Gard, la decisione spetta ai giudici

09.07.17 - 16:12
Sarà presa in modo «indipendente e imparziale» sulla base dei fatti», assicura il governo britannico. Presentata una petizione all'ospedale
Keystone / AP
Charlie Gard, la decisione spetta ai giudici
Sarà presa in modo «indipendente e imparziale» sulla base dei fatti», assicura il governo britannico. Presentata una petizione all'ospedale

LONDRA - Il governo britannico non avrà alcun ruolo nella decisione sul trattamento medico del piccolo Charlie Gard, che i genitori vorrebbero trasferire negli Stati Uniti per una cura sperimentale. Lo ha spiegato il segretario alla giustizia David Lidington, precisando che la decisione sarà presa dai giudici in modo «indipendente e imparziale» sulla base dei fatti, intorno a questo caso così complicato.

I genitori del bimbo di 11 mesi malato terminale hanno contestato la decisione dell'ospedale dove è ricoverato, il Great Ormond Street Hospital, di rinunciare al suo trasferimento all'estero. Tanto che lo stesso ospedale ha chiesto un nuovo parere all'Alta Corte britannica, atteso per domani.

Nei giorni scorsi l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma aveva inviato una lettera al Great Ormond chiedendo ufficialmente ai medici inglesi di poter somministrare al bimbo un protocollo sperimentale «che può funzionare».

Nuovo appello dei genitori del piccolo: Connie Yates e Chris Gard hanno presentato una petizione all'ospedale londinese dove Charlie è ricoverato per lasciarlo partire, affermando: "Se lui sta ancora lottando, noi stiamo ancora lottando".

La coppia - riferisce il Sun - oggi ha raggiunto un gruppo di sostenitori di Charlie davanti al Great Ormond Street Hospital, ringraziando tutti coloro che li hanno supportati e aggiungendo che «se c'è anche un 10 per cento di possibilità che una cura funzioni bisogna tentare».

I due hanno ringraziato anche l'ospedale per il «lavoro meraviglioso», aggiungendo però che «avrebbero dovuto sfruttare questa possibilità (di un nuovo trattamento) molto tempo fa».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE