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SVIZZERATio ad Art Basel, tra gioco e provocazione

19.06.11 - 11:17
Ticinonline Lucilla Orefice
Tio ad Art Basel, tra gioco e provocazione

Al via oggi l’ultimo giorno della 42esima edizione di Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più grande d’ Europa e, insieme alla gemella Art Basel-Miami Beach, la più importante del mondo. L’arte, come sempre nella storia, provoca, stupisce, fa riflettere. L’arte contemporanea è una fucina di nuove modalità espressive, alcune decisamente curiose.

Si va dalle grandi installazioni – la galleria Buchmann di Agra propone “Double monument” di Bettina Pousttchi (foto), ai video –Bill Viola, il più famoso video artista vivente, presenta il suo ultimo lavoro, “Two Woman” www.billviola.com, alle sculture massive e dai materiali ricercati – sempre la ticinese Buchman propone un’opera di Tony Cragg, “Lost in thought”.

Ciò che l’arte ha sempre detto in modo sottile e discreto nel contemporaneo viene urlato, ed ecco Rirkrit Tiravanija per la Tonson Gallery di Bangkok che con il suo “Who’s afraid of red, yellow and green” (foto), presenta una donna, dipinta in b/n come il grande murales dietro di lei, che si fonde con lo spazio circostante e diventa riconoscibile per le sole mani color rosso-sangue. Sul pavimento un gruppettino di Thailandesi cucina e dispensa gratuitamente cibo. Le foto dell’opera rendono più delle parole, anche se non sono sufficienti a descriverla.

Ma ci sono anche spunti per sorridere dell’arte stessa, con Joseph Beuys “Kunst=kapital”, una foto a grandezza naturale in cui l’autore prende in giro sé stesso come autore ed il mondo in cui l’arte contemporanea è immersa o con “Blah blah blah” di Mel Bochmer.

Arte come riflessione, come provocazione, come gioco e capacità di mettersi e mettere in discussione. Vedrete lapidi-mosaici in vetro come omaggio di un giovane artista al grande Francis Bacon (presente, tra l’altro, con diverse opere grazie alla Marlborough di Londra) e arte che indaga il lato più oscuro della vita presso lo stand della Tilton Gallery di NY.

Ma questa è solo la punta dell’iceberg: Art Basel è molto di più, con i suoi 300 galleristi offre visibilità e imperitura memoria a più di 2500 artisti. Se però volete fregiarvi di un’opera presente a questa fiera preparate gli assegni in bianco: un piccolissimo Mirò si può acquistare per la modica cifra di un milione e trecentomila euro….

Lucilla Orefice

Foto Ticinonline Lucilla Orefice

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