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TICINOIl CdS autorizza il Rally, Savoia: "Decisione diseducativa e inopportuna"

24.04.07 - 18:36
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Il CdS autorizza il Rally, Savoia: "Decisione diseducativa e inopportuna"

BELLINZONA - In Ticino ritornerà il Rally. Il Consiglio di Stato, attraverso un comunicato stampa, informa della sua decisione, presa a maggioranza (Pesenti e Pedrazzini contrari, gli altri a favore) di autorizzare in linea di principio l'organizzazione nel 2007 del Rally del Ticino. Il governo quindi accoglie l'istanza presentata dal comitato organizzatore della manifestazione il 28 febbraio 2007. La gara avrà luogo nei giorni 24 e 25 agosto.

A contrario dell'anno passato, quando il Dipartimento delle Istituzioni e Consiglio di Stato proibirono la manifestazione per mancato rispetto delle norme attenenti l'attraversamento dei nuclei abitati, quest'anno tali condizioni sono state ossequiate.

Il governo informa inoltre che "a differenza di quanto avvenuto nel passato, dove la competenza della decisione era della Sezione della Circolazione, il Governo, conformemente a quanto stabilito già alcuni mesi fa, si è occupato direttamente della questione. Tocca ora alla Sezione della Circolazione sancire la definitiva decisione.

I circuiti del Rally toccheranno la Valcolla, il Malcantone e i Comuni di Isone e Vico Morcote. E' inoltre prevista l'utilizzazione di strade militari non aperte al pubblico.


Le reazioni

Max Beltrami, presidente del Comitato di Rally Ticino esprime naturalmente grande soddisfazione: "Mi fa molto piacere, sono contento. Noi non abbiamo mai mollato e siamo pronti. Attendavamo la decisione definitiva per poter cominiciare a fare degli investimenti importanti. L'anno scorso abbiamo perso molti soldi e ora abbiamo tutto il tempo per poterci organizzare in modo perfetto".

Da parte ambientalista il deputato dei Verdi al Gran Consiglio Sergio Savoia ha dichiarato: "La decisione è sciagurata: dà dei segnali sbagliati, non solo a livello ambientale, ma anche a livello di educazione stradale. Non è il Rally che cambia le cose, ma è buffo che in questo periodo in cui il governo parla di ozono e di polveri sottili, decida di autorizzare la gara".

Per quanto riguarda il valore educativo Savoia esprime la sua preoccupazione: "Il Rally genera emulazione e trasmette valori sbagliati. Il nostro cantone è colpito da gravi problemi di traffico e di inquinamento atmosferico. Il fatto che il governo autorizzi una gara che perpetui il mito dell'automobile ci sembra particolarmente di cattivo gusto e inopportuno politicamente".

E su un possibile ricorso Savoia non si sbilancia: "E' un po' presto, ma molti di noi sono arrabbiati di questa  situazione. Vediamo che cosa si può fare. Opporsi all'automobile è politicamente sempre difficile, ma in questo caso non si parla di auto utile per la mobilità, ma di una gara che non porta a niente. L'inutilità dell'operazione è grave se confrontata coi problemi che l'automobile porta a questo paese".

p.d'a.
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