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GIUBIASCOIl MAI contro l'inceneritore: "Noi non molleremo" e annunciano il lancio di un'iniziativa popolare

20.03.07 - 16:35
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Il MAI contro l'inceneritore: "Noi non molleremo" e annunciano il lancio di un'iniziativa popolare

BELLINZONA - La vicenda dell'inceneritore di Giubiasco si arricchisce di un'ulteriore puntata. Dopo i vari ricorsi presentati sia al Consiglio di Stato, che al Tram cantonale e al Tribunale federale, per fermare il progetto, dopo la raccolta di varie firme e lanci di iniziative, il MAI (Movimento Anti Inceneritore) capeggiato da Sidney Rotalinti è convinto più che mai ad andare avanti e al grido di non "Noi non molliano" ha indetto oggi una conferenza stampa all'Albergo Unione di Bellinzona, durante la quale sono stati presentati nuovi approfondimenti tecnici su quella che ormai è considerata la più lunga soap-opera cantonale, l'inceneritore appunto.

Gli approfondimenti presentati nel pomeriggio a Bellinzona rivelano novità "eclatanti" tanto per citare Rotalinti: "Il Rapporto d’impatto ambientale sul quale si fonda la licenza di costruzione è stato addomesticato a fini politici ed è - secondo tali risultanze - il frutto di un vero e proprio inganno ai danni di una regione già ora gravata da un cumulo di impatti ambientali senza paragoni in tutto il resto del territorio nazionale" sottolinea Sidney Rotalinti.

Intanto contro l'inceneritore sono partiti verso il Tribunale Federale a Losanna due volumi di osservazioni che faranno da complemento ai rispettivi ricorsi di diritto pubblico e amministrativo inviati a settembre dello scorso anno, nonché altrettante nuove domande cautelari di fermo dei lavori.

"Le osservazioni - spiega ancora Rotalinti - contengono delle novità sostanziali, i risultati dei nostri ultimi approfondimenti. Oggi siamo in grado di dimostrare, prove tecnico scientifiche alla mano, la falsità del Rapporto di impatto ambientale che fonda la licenza di costruzione. Esso è stato redatto da una ditta compiacente scelta'“senza appalto' dai promotori del progetto. Una delibera da dieci milioni di franchi".

Le prove sulle quali si basa Rotalinti sono quelle che arrivano dall'Ufficio federale della salute e dall'Ufficio federale dell'Ambiente e dalla perizia che ha realizzato il Comune di Sementina per verificare l'impatto ambientale sul nostro territorio. "Aspetti che noi avevamo sempre sospettato - spiega Rotalinti - e che ora possiamo dimostrare con prove concrete. Girare in senso orario di trenta gradi la rosa dei venti presa altrove per farla quadrare con l’orientamento della valle è una vero e proprio inganno tecnico-scientifico ai danni dei “nostri” ricorrenti e di tutti coloro che si trovano a sud dell’inceneritore (compresi quelli nella valle del Vedeggio)".

E non solo. "Il luogo di Giubiasco Baragge - continua Rotalinti - si trova sul punto di incrocio delle due grandi sacche Nord Sud di polveri fini e, contemporaneamente, delle due vallate inquinate. La vetta del passo del Ceneri (aperto a Sud), si trova esattamente a 450 msm ed è il vero punto di sfogo dell’inquinamento prodotto a Giubiasco in caso di inversione termica. Inoltre una rosa dei venti non ha alcun senso in caso di inversione termica, si tratta di un lago di aria sporca immobile, non soggetto ai venti di alta quota".

 
RED
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