Il racconto di uno dei protagonisti del video virale in cui un gruppo di anziani grigionesi cade dall'altalena. Per lui una vertebra rotta
AROSA - È diventato il "bilzo balzo" svizzero più famoso del web. Così si chiama alle nostre latitudini l'altalena bilancia protagonista del video virale che ha fatto il giro della Rete. Ne abbiamo riferito ieri. Quattordici anziani si erano posizionati sul tronco per una foto ricordo. Poi il dramma: l'altalena ha iniziato a muoversi e molti di loro sono finiti a terra. Dal video si capisce che le cadute sono state brutte. Qualcuno cade con la testa in giù. Il popolo del web ride. Il video finisce in tv e non escludiamo che ce lo ritroveremo in qualche puntata di Paperissima. Da spettatori non possiamo non pensare che le ferite riportate possano essere state parecchio dolorose. Oggi si è fatto avanti uno dei protagonisti. È il signor Josef Schriber. Contattato da 20 Minuten ha raccontato cosa è successo quel giorno.
Signor Schriber, sull'altalena lei è quello con la giacca rossa. Cosa è successo esattamente?
«Era il 17 agosto del 2015. Un lunedì. Noi del Gruppo Anziani di Adligenswil avevamo organizzato un'escursione di quattro giorni nella zona di Arosa. Avevamo lasciato gli zaini in hotel e ci siamo recati a fare la gita sul monte. Ad un certo punto vediamo l'altalena e decidiamo di fare una foto ricordo. Eravamo tutti d'accordo. La nostra intenzione era solo di restare fermi, non certo quella di iniziare a dondolare. Il tronco era possente e c'era molta gente nella parte inferiore. Mai avremmo pensato che si sarebbe messo in movimento».
È salito fino alla parte alta del tronco. È parecchio audace.
«Al contrario. Soffro di vertigini e non mi sentivo a mio agio in quella situazione. All'inizio mi trovavo sulla parte inferiore nel tronco. Poi mi hanno fatto spostare sempre di più verso l'alto, e così mi sono ritrovato sulla parte superiore».
Quando l'altalena ha iniziato a muoversi cosa ha pensato?
«La sensazione non era per niente piacevole, ma ho pensato che tutto sommato sarei stato in grado di bilanciare il mio peso. Il mio primo pensiero è andato al collega più anziano di me che mi stava accanto. Volevo tenerlo ben fermo. Ha 80 anni e non è così agile».
Se la ricorda la caduta?
«Tutto si è svolto molto rapidamente. Mentre cercavo di restare in equilibrio sul tronco, la persona che mi stava vicino si è attaccata a me e mi ha trascinato a terra. A quel punto ho visto i colleghi più anziani che giacevano immobili nel fango, con la faccia nella polvere. Ho pensato al peggio, a ferite gravi o addirittura che qualcuno potesse essere morto».
Le sue ferite sono state quelle più gravi?
«Sì, il mio vicino è caduto su di me e ho sentito un dolore tremendo. Ho subito una frattura alla quinta vertebra. Nel video si sente pure il mio urlo di dolore».
Riuscì ancora a rialzarsi?
«Solo con l'aiuto degli altri. Sentivo un dolore forte e avevo difficoltà a respirare. Ero sotto shock. Sono stato portato all'ospedale di Coira, e lì mi hanno operato. Oggi ho ancora un po' di dolori alla schiena, ma nonostante ciò continuo a fare ancora un po' di escursioni con gli amici».
Ci sono stati altri feriti?
«Sì. Una persona soffre ancora oggi di dolori alla schiena. Mentre un’altra si è rotta due costole. Diversi hanno subito delle contusioni e delle ferite superficiali. Tuttavia tutti hanno ricominciato a camminare.»
Nessuno si è rotto qualcosa di serio come un’anca o le gambe?
«No, la caduta sembra più grave di quella che è stata in realtà. E poi siamo piuttosto ben allenati considerando la nostra età. Una volta a settimana giochiamo a pallavolo e facciamo ginnastica insieme. E ogni mercoledì mattina andiamo a camminare. Queste attività ci hanno sicuramente aiutato ad evitare guai peggiori.»
Cosa ne pensa sul fatto che mezzo mondo ride di voi?
«Ieri la nostra caduta è stata trasmessa anche dalla RTL. Posso comprendere l’ilarità suscitata dal nostro tonfo e le risate delle persone. Ma in realtà è stato solo un curioso incidente. Nulla più di questo».
Eravate d’accordo sulla pubblicazione del video in internet?
«Onestamente non ne sapevo nulla. Una decina di giorni dopo il viaggio un membro del gruppo ha pubblicato il filmato su Youtube. Improvvisamente tutto il villaggio ha iniziato a ridere di noi. E questo mi ha fatto un po’ arrabbiare. Soprattutto perché noi volevamo solamente fare delle fotografie "curiose". Però, alla fine, non è così importante. Siamo un bel gruppo e non è questo dettaglio a rompere la nostra unione. E per le ferie ho nuovamente programmato un viaggio a Grindelwald.»