Una tragedia sfiorata allo Yankee Stadium servirà forse per sensibilzzare club e Lega, ora d'accordo sulla necessità di installare reti protettive davanti agli spalti
NEW YORK (USA) – Un dramma sfiorato servirà a sensibilizzare una delle maggiori leghe professionistiche dello sport nordamericano. Allo Yankee Stadium, durante un match di MLB tra New York Yankees e Minnesota Twins, una bambina è stata centrata al volto da una pallina “vagante” che viaggiava a quasi 170 km/h. La piccola era tranquillamente seduta sugli spalti con la famiglia quando è stata colpita. L'impatto è stata violento e, oltre che molti spettatori, ha fatto precipitare nello sconforto praticamente tutti i giocatori.
Fortunatamente la bambina – prontamente soccorsa e poi ricoverata in ospedale – non è in pericolo di vita. L'accaduto, ha però spinto molti atleti a premere su club e Lega per l'installazione di reti protettive almeno per il primo anello delle tribune. La protesta più vibrante è arrivata da Todd Frazier, ovvero colui il quale ha colpito la pallina che ha centrato la piccola. «Ho immediatamente pensato a mia figlia, per me è stato tremendo – ha ammesso il 31enne atleta - Sono in contatto costante con la famiglia e mi impegnerò al massimo affinché questa situazione, negli stadi, cambi».