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BELLINZONAQuali controlli contro gli abusi negli aiuti sociali?

30.05.16 - 11:07
È quello che vuole sapere Amanda Rückert attraverso un'interrogazione
Quali controlli contro gli abusi negli aiuti sociali?
È quello che vuole sapere Amanda Rückert attraverso un'interrogazione

BELLINZONA - Le prestazioni sociali hanno lo scopo di sostenere le persone che si trovano in situazione di particolare disagio economico.

Amanda Rückert (Lega) è la prima firmataria, insieme a Fabio Käppeli (PLRT) e Gianmaria Frapolli (Lega) di un'interrogazione nella quale chiedono al Consiglio di Stato chiarimenti sul meccanismo riguardante gli aiuti sociali e il loro eventuale rimborso se la situazione economica del beneficiario migliori: «Gli aiuti sociali sono un fondamentale tassello della nostra socialità, ma occorre che gli stessi vengano corrisposti in maniera adeguata e proporzionata laddove vi è bisogno, evitando che vi siano condizioni di abuso» si legge nel testo che precede l’interrogazione.

La competenza per il rimborso è dell’Ufficio per il sostegno sociale e l’Inserimento (USSI). Questo Ufficio tratta le pratiche di chi ha beneficiato dei sostegni sociali e si occupa del recupero degli alimenti di chi ha beneficiato dell’anticipo. Ma come funziona esattamente questo ufficio? È quello che chiede Rückert attraverso l’interrogazione: «Oltre all’aumento (purtroppo) dei casi di precariato, vi è però anche una diffusa impressione che il recupero dei sussidi e degli aiuti sociali versati dal Cantone sia caratterizzato, oltre che da oggettive difficoltà, anche da una scarsa efficienza dal profilo operativo. Per questo chiedo al Consiglio di Stato quale sia la procedura seguita dall’USSI per identificare chi ha beneficiato di aiuti sociali e ha migliorato la propria condizione economica, e quali siano i criteri determinanti per stabilire se vi sia stato un miglioramento delle condizioni economiche della persona che ha beneficiato di prestazioni sociali». Rückert chiede inoltre come funzioni la collaborazione tra i Comuni e se esista un sistema di scambio dati con i vari uffici che hanno a che vedere con i dati delle persone determinanti in materia.

Interroga il Consiglio di Stato anche in merito alle dichiarazioni fiscali: «utilizzarle non rappresenta un problema, considerato il costante ritardo con cui le stesse possono essere consegnate? Qualora dall’ultima tassazione disponibile una persona abbia notevolmente migliorato la propria situazione economica (ad esempio trovato un nuovo lavoro) se ne tiene da conto per il calcolo del nuovo sussidio o fa stato unicamente la vecchia dichiarazione fiscale, che di fatto corrisponde ad una situazione non più attuale?».

Chiede inoltre al Consiglio di Stato se ritenga questo sistema efficace.

Infine viene affrontato il tema delle possibili perdite per le casse cantonali: «È possibile stimare la potenziale perdita per le casse cantonali di persone che continuano a beneficiare di sussidi, pur non avendone di fatto più diritto alla luce delle migliorate condizioni economiche?» e ci si china anche sul problema delle possibili truffe: «“Come vengono affrontati e indagati i casi delle cosiddette unità di riferimento (persone che pur vivendo insieme dichiarano un doppio domicilio con lo scopo di ottenere doppi aiuti sociali)?».

 

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