Il Partito Socialista si rivolge all'EOC e chiede spiegazioni sul presunto volantinaggio che inviterebbe ad accettare la revisione della Legge sull'ente ospedaliero in votazione il prossimo 5 giugno
BELLINZONA - Il Partito Socialista chiede «da subito una presa di posizione da parte del Consiglio di Amministrazione dell'EOC, nel quale si dichiari che queste informazioni non corrispondono al vero e che domani non ci sarà nessuna propaganda politica nell'ambito della giornata delle porte aperte all'Ospedale San Giovanni».
Le informazioni di cui si riferisce il Parito Socialista cantonale riguardano la giornata di porte aperte all'Istituto oncologico della Svizzera italiana organizzata dall'Ospedale San Giovanni di Bellinzona. Ebbene, pare che «coloro che parteciperanno alla giornata con il materiale informativo riceveranno pure un volantino che invita ad accettare la revisione della Legge sull'ente ospedaliero in votazione il prossimo 5 giugno».
Il Partito Socialista ritiene che «se questa informazione corrisponde al vero, si tratta di un fatto grave». I socialisti annunciano che si rivolgeranno al Consiglio di Stato attraverso un atto parlamentare per chiedere spiegazioni in merito.
«Dopo quanto venuto alla luce due settimane fa, quando l’EOC ha scritto ai dipendenti di non partecipare a riunioni o attività a sostegno del referendum contro la revisione della legge e ad astenersi da qualsiasi presa di posizione pubblica e addirittura a organizzare forme di opposizione al referendum LEOC e all’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”, quale sarà il prossimo passo dell’EOC?», si chiede il PS, che ipotizza una risposta: «Quello di scrivere una lettera a tutti i pazienti degenti chiedendo loro di votare Sì a una riforma che di fatto permetterà di esternalizzare e in futuro anche di privatizzare dei servizi di base a favore del settore ospedaliero privato?».
Il 5 giugno si avvicina. E la battaglia si annuncia già sin d'ora rovente.