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Fallisce la raccolta di sottoscrizioni promossa dalle tifoserie ticinesi contro il Concordato anti-ultrà
BELLINZONA - Non è riuscita la raccolta firme per l'iniziativa contro il Concordato anti-ultrà. Sono i Bellinzona Boys, gruppo dei tifosi dell'ACB, a darne notizia in una nota.
Nonostante l'impegno profuso per convincere i cittadini a sottoscrivere l'iniziativa, non si è riusciti a far capire i motivi delle loro ragioni. "Eravamo consapevoli - si legge nel comunicato - che stavamo affrontando una battaglia contro un mostro mediatico, quello degli ‘hooligans’, costruito ad arte negli ultimi anni da parte di media e politici. Abbiamo lottato e siamo stati, verrebbe da dire inevitabilmente, sconfitti".
Una ragione del fallimento individuata dal gruppo ultrà è il fatto di non aver voluto contattare nessuna forza politica, "poiché sono proprio state queste ultime, da destra a sinistra, a sostenere in modo unanime in Parlamento l'inasprimento del Concordato".
"Siamo stati isolati e additati come il male maggiore della società, condannati da ogni parte. Eppure con le nostre sole forze siamo riusciti a parlare con migliaia di persone per spiegare il nostro punto di vista".
I Bellinzona Boys ricordano che il Concordato non si limita alle occasioni di manifestazioni sportive, "ma va a toccare ogni ambito della vita pubblica dei cittadini".
"La repressione è sempre stata l’unica via seguita dalla politica contro i gruppi di tifo organizzato e l’inasprimento del concordato non fa eccezione. Trattati da colpevoli pur non essendolo, come nel "Processo" di Kafka, solamente perché qualcuno più forte di noi ha deciso così. Ma questa volta si è andati oltre, perché si toccano libertà che esulano dal contesto sportivo e che toccano tutti quanti".
"Se ne accorgeranno anche i parlamentari che con tanta superficialità hanno votato a favore del Concordato, quando per esempio indiranno una manifestazione politica o di protesta. Noi comunque non molleremo, perché la comprensione mostrataci da molte persone ci ha fatto capire che forse, nonostante quanto continuamente dicano media e autorità di noi, non tutti credono alla favola del ‘tifoso cattivo’ da eliminare. È questa la nostra vittoria!".
