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Arrestato l'aggressore, un richiedente asilo che per un cellulare ha colpito una donna in via Manzoni. La vittima: «Quella è una strada trafficata. Possibile che questa gente giri indisturbata?»
CHIASSO - «Mi ha tirato un pugno al collo. Poteva andarmi peggio. E se al mio posto vi fosse stato un anziano? Oppure una madre con figli?». Quello di Y.M., la donna che ieri si è vista sfilare di mano il telefono cellulare dopo aver ricevuto un pugno da uno sconosciuto, è uno sfogo. La donna, infatti, ha passato parte della notte in caserma per la denuncia e il riconoscimento del suo aggressore.
Lo scippatore, comunica intanto il Ministero Pubblico e la Polizia cantonale, è stato fermato nella serata di ieri. Si tratta di un 21enne richiedente l'asilo che al momento dell'arresto era già rientrato presso il Centro di registrazione di Chiasso. All'arrivo della polizia il giovane aveva in tasca ancora la refurtiva, ma - stando a quanto ci riferisce la vittima - ha negato a lungo che il telefono fosse rubato.
«Mentiva - ci spiega la donna aggredita -. Diceva di aver acquistato il telefono in Algeria. Peccato che all'interno vi fossero tutte le mie foto». Y.M. non nasconde di essere preoccupata: «Da quella strada passano un sacco di ragazzi che vanno a scuola. È possibile che queste persone girino indisturbate?».
