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ASCONA«Con quell’appartamento mi hanno fregato 1'700 franchi»

18.04.16 - 08:34
Le truffe immobiliari continuano a mietere vittime. E anche le persone più istruite cascano nella trappola. La vicenda di una 36enne locarnese è emblematica
«Con quell’appartamento mi hanno fregato 1'700 franchi»
Le truffe immobiliari continuano a mietere vittime. E anche le persone più istruite cascano nella trappola. La vicenda di una 36enne locarnese è emblematica

ASCONA - Un attico in Via Orelli, in zona pedonale, ad Ascona, praticamente sulle rive del lago Verbano. L’affitto di 850 franchi mensili. Una cornice suggestiva che ha subito colpito S.M., 36enne psicologa, disperatamente alla ricerca di un appartamento. L’annuncio, scovato sul settimanale "Cerca e Trova", in realtà era una trappola in cui la giovane donna è cascata in pieno. «Mi hanno truffata per 1'700 franchi. Mi sono fatta raggirare. Voglio rendere pubblica la mia storia in modo che la gente stia in guardia».

Il misterioso signor Enzo - Le truffe legate ad appartamenti fantasma non rappresentano di certo una novità per la Svizzera. Inserzioni fittizie, belle fotografie, la richiesta di un anticipo in cambio delle chiavi. E qualcuno che abbocca sempre. Stavolta, però, tutto è stato orchestrato ad arte. L’annuncio su un settimanale rispettabile. Le foto veritiere. E un numero di telefono svizzero come riferimento, legato a un tale Enzo Bonelli.

Una finta garanzia - «A non farmi sospettare di nulla - sottolinea la vittima del raggiro - era il coinvolgimento di Airbnb, portale online che mette in contatto persone alla ricerca di un alloggio anche per brevi periodi con gente che dispone di uno spazio da affittare. Loro sono seri, affidabili, e credevo facessero da garanti per la transazione del denaro. Evidentemente hanno clonato anche il loro sito. Perché io, il pagamento, ho creduto di averlo fatto proprio ad Airbnb. Che mi confermava di tenerlo in sospeso fino a 24 ore dopo il check-in, prima di versarlo alla proprietaria».

Senza dubbi - S.M. era urgentemente alla ricerca di una sistemazione provvisoria, per pochi mesi, in attesa di entrare successivamente in un altro stabile. Anche per questo non si è preoccupata troppo di vedere dal vivo l’interno dell’appartamento o di incontrare i proprietari. «Mi sono fidata. Ho visto che c’era di mezzo Airbnb e mi sono sentita al sicuro, senza dubbi».

La donna in Svezia - Ma c’è un indizio che avrebbe dovuto mettere in allarme S.M. La persona con cui ha trattato l’affitto dell’appartamento, una certa Francesca Tillberg, si trovava in Svezia. Un fatto piuttosto strano. «Però il suo italiano era abbastanza corretto. Non era come quello delle classiche email truffa. Mi ha pure telefonato per conoscermi bene. Si preoccupava che io fossi una persona seria. Così ho ritenuto opportuno versare l’anticipo di 1'700 franchi come deposito di garanzia per assicurarmi l’appartamento. Ne avevo assolutamente bisogno».

Sparita nel nulla - Ed è a questo punto che la fantomatica signora Tillberg sparisce nel nulla. Non risponde più né al telefono, né alle email. Nel frattempo dal portale Airbnb arriva una smentita categorica. «Airbnb - fa sapere un portavoce - non è un'agenzia immobiliare e non detiene chiavi. Non gestiamo depositi cauzionali delle prenotazioni che si svolgono al di fuori del nostro sito web. Chiunque vi contatti attraverso un sito esterno, dichiarando di lavorare con Airbnb, e chiedendo il pagamento tramite bonifico bancario, Western Union, MoneyGram, dovrebbe essere considerato fraudolento». 

Scatta la denuncia - S.M. ha deciso di denunciare quanto accaduto al Ministero pubblico ticinese. «Ho vissuto diversi giorni di apprensione e disagio per la situazione venutasi a creare. Nei confronti degli autori della truffa oltre al rimborso di quanto versato, intendo chiedere i danni morali».

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