"La ragazza voleva tornare in Ticino"
Per l'avvocato Teresina Zucchetti, legale difensore della 16enne non c'è stata nessuna premeditazione: "È stata una spettatrice"
ALBINO - "È un po’ prematuro trarre delle conclusioni, sono stati fatti soltanto gli interrogatori, ci sono tutti gli accertamenti ancora da fare, autopsia, esame dei luoghi. Trattandosi di minorenne la procedura sarà più veloce che per il 25enne. Dall’interrogatorio della mia assistita comunque emerge una posizione estranea e marginale, è chiaro che gli accertamenti potrebbero smentirla, ma è prematuro trarre conclusioni".
Queste le prime parole dell'avvocato Teresina Zucchetti, il legale difensore della 16enne locarnese, coinvolta in qualche modo nell'omicidio della 19enne marocchina Sara El Omri, uccisa con 24 coltellate dal marito 25enne Amine El Ghazzali, ad Albino in provincia di Bergamo. La ragazza, ora accusata di complicità in omicidio, aveva una relazione con il 25enne marocchino ed è incinta.
Durante il primo interrogatorio la sedicenne di origine kosovara si è dichiarata innocente e i suoi avvocati confermano che avrebbe avuto solo un ruolo marginale.
"Nell’autunno - continua l'avvocato Teresina Zucchetti - potrebbe esserci la conclusione delle indagini e dopo il processo non escludiamo un ricollocamento in una struttura in Svizzera. La ragazza infatti era solo di passaggio qui in provincia di Bergamo e la sua intenzione era quella di tornare a breve in Ticino. Lei viaggiava ma la sua residenza è quella della mamma".
La 16enne aveva lasciato nuovamente il Ticino solo due settimane fa. Ora rischia fino a 18 anni di carcere ma per l'avvocato non c'è questa possibilità: "Da parte della mia assistita non c'è stata nessuna premeditazione, il suo è un ruolo di spettatrice”. Domani è previsto un nuovo interrogatorio.




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