Cerca e trova immobili

CANTONEUna segretaria, una designer, un’operaia, tante storie di degrado sul lavoro

16.09.14 - 11:26
L’OCST presenta la mappa del degrado nell’ambito lavorativo, indicando modalità, forme e metodi utilizzati per aggirare gli obblighi salariali
Foto Ti Press
Una segretaria, una designer, un’operaia, tante storie di degrado sul lavoro
L’OCST presenta la mappa del degrado nell’ambito lavorativo, indicando modalità, forme e metodi utilizzati per aggirare gli obblighi salariali

BELLINZONA - Manuela è stata assunta e ha cominciato a lavorare in Ticino in una società fiduciaria, che ancora non esisteva, senza contratto, in un ruolo polivalente di segretaria personale del proprietario e di addetta alla comunicazione e alla ricerca di fondi per questa società.

E poi c'è una giovane designer assunta per uno studio di grafica a Cantù (CO). "Dopo pochi mesi di lavoro il proprietario si decide per il trasferimento in Svizzera. Mi viene proposto di seguire l’azienda presso la nuova sede con la promessa di un adeguamento salariale e di nuove prospettive di lavoro. Tuttavia per i primi due mesi vengo costretta a lavorare secondo una bozza di contratto comunicata solo a voce, ricevendo un compenso netto di 1’600 €. Mi viene assicurato che non si tratta di un lavoro in nero e che la mia posizione è assolutamente regolare. Mi vengono inoltre fornite informazioni sbagliate sui permessi di lavoro".

Infine a un’altra ragazza accade che assunta dal 01.02.2014 le retribuzioni non quadrano: "ho riscontrato che le retribuzioni non corrispondevano. Me ne sono accorta verso i primi di maggio in quanto i conteggi delle buste paga mi venivano negati. Alla fine , dopo innumerevoli insistenze verbali e per messaggistica whatsapp, mi vengono inviati i conteggi tramite la mia e-mail e scopro che mi vengono fatti i conteggi su un numero di ore inferiore a quelle che comunico ogni fine del mese. Mi sono decurtate da 12 a 22 ore mensili".

Tre storie di quotidiano lavoro in Ticino. Solo alcune di quelle presentate oggi dall'OCST, in una conferenza stampa.

 

L’OCST punta l’indice contro il degrado che sta contagiando il mercato del lavoro e ha tracciato una vera mappa di questo degrado con cause, modalità e storie. Le forme che va assumendo la degenerazione delle condizioni di lavoro sono molteplici ed in continua evoluzione e il sindacato traccia alcune forme non sempre chiare.

 

Condizioni retributive - Le pressioni di natura salariale sono le più appariscenti e hanno catalizzato da subito l’attenzione generale. Si fa riferimento alle retribuzioni inferiori a 2'000 franchi che non sono ormai più occasionali, persino nei rami impiegatizi e tra il personale qualificato. Tra i casi riscontrati il versamento dei salari in euro che è talvolta stato utilizzato per aggirare una corretta retribuzione del lavoro. Alcune ditte hanno cioè proceduto a convertire in euro il salario in franchi utilizzando tassi di cambio sfavorevoli (anche nettamente) al dipendente. C’è poi il raggiro delle qualifiche e del profilo, il diverso sistema formativo vigente oltre confine consente di fare figurare come non qualificati dipendenti che sono in possesso di titoli non equiparati o che hanno alle spalle una solida esperienza professionale.

 

Tempo e durata del lavoro - Per aggirare gli obblighi salariali fissati da contratti collettivi o contratti normali c’è chi impiega collaboratori a tempo pieno, facendoli figurare a tempo parziale e retribuendoli di conseguenza. Non sono poi pochi i casi di dipendenti che, presentatisi regolarmente in azienda nel rispetto dei piani organizzativi, vengono rimandati a casa per carenza di lavoro. Per alcuni di essi la perdita salariale subita diventa irreversibile. Tra le varie modalità c’è il lavoro su chiamata, diffusosi notevolmente, che è persino divenuto in talune aziende una formula portante. Nei casi più sofisticati è intrecciata con il lavoro a tempo parziale, che le fa da schermo. Il personale è cioè assunto a tempo parziale così da lasciare all’azienda maggiori margini di movimento nell’impiego del dipendente. L’impiego effettivo avviene poi in modo variabile (su chiamata) a dipendenza dei bisogni dell’azienda. Non sono rare le segnalazioni di lavoratori che svolgono prestazioni lavorative straordinarie che non vengono compensate né in tempo libero né tanto meno in denaro.

 

Lavoro atipico e statuto del lavoratore - La ricerca di flessibilità ha dato forma e ha consolidato nuovi statuti ad elevata precarietà tra i quali primeggiano il lavoro interinale e il lavoro su chiamata. Il raggiro dello stage "gratuito", invece, è utilizzato soprattutto in alcune categorie qualificate che assumono personale con formazione accademica. Qualche azienda ha escogitato la formula di impiegare collaboratori che vengono fatti lavorare oltre frontiera con la formula del telelavoro, facendoli figurare come indipendenti.

 

Frontalieri - Il funzionamento e lo sviluppo dell’economia ticinese è inscindibile dall’apporto della manodopera frontaliera, secondo l’OCST. Laddove viene al contrario utilizzata in maniera distorta e speculativa dà origine a distorsioni e squilibri disgreganti. Le pressioni sull’occupazione si manifestano essenzialmente in due modi. Quello più consistente comporta la contrazione delle occasioni di inserimento nel mercato del lavoro per i giovani e le persone disoccupate. Numericamente contenuta ma radicalmente più dirompente è la sostituzione di personale indigeno con manodopera frontaliera.

 

Comparti - Il degrado si è diffuso capillarmente, scuotendo l’intero tessuto delle imprese e del lavoro. Alcuni settori e professioni ne hanno subito contraccolpi particolarmente vigorosi. Il settore dell’edilizia allargata è il primo ad avere lasciato trasparire diffusi segnali di disagio. Alla radice sta la concorrenza sfrenata tra le imprese. Emerge pure un’attitudine contraddittoria nelle misura in cui le ditte locali fanno abbondantemente capo al subappalto e al lavoro distaccato lamentandosi poi per i contraccolpi che ne derivano. C’è poi il terziario, sbocco privilegiato della manodopera locale. Il deterioramento della situazione nel terziario impiegatizio è fonte di preoccupazione poiché le pressioni di natura occupazionale e salariale vi esercitano un impatto rilevante sulla popolazione. Particolarmente emblematica è la situazione venutasi a creare nel ramo delle fiduciarie dove è stata costatata una situazione di dumping salariale. Sotto assedio sono anche professioni notoriamente qualificate e persino prestigiose, che la collettività promuove con iter formativi avanzati. Primo fra tutti il settore informatico.

 

Padroncini - Infine c’è la mobilità accentuata del lavoro. Il lavoro distaccato, prestato sia da lavoratori dipendenti sia da lavoratori autonomi, ha raggiunto vette che denotano una situazione di squilibrio e di disordine. Per meglio muoversi nel mercato locale, alcune ditte estere hanno creato una sede anche in Ticino dove operano prevalentemente con lavoratori distaccati che dipendono dalla casa madre. Qualche ditta si è avventurata nel territorio della flessibilità fino a utilizzare un organico costituito in misura prevalente da personale interinale alle dipendenze di un’agenzia di lavoro temporaneo.

 

 

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
ALLEGATI
Documento
Documento
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE