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TICINOAldi nel mirino di Sic e OCST

12.07.10 - 12:19
Aldi nel mirino di Sic e OCST

BELLINZONA - Un contratto aziendale con una normativa corrispondente ai criteri in uso a livello cantonale e nazionale, una politica del personale corretta, piani di lavoro predisposti con il coinvolgimento del personale e messi a disposizione dei lavoratori con un anticipo di almeno due settimane. Sono queste le richieste presentate dalla OCST e dalla SIC alla direzione di ALDI Suisse, gigante tedesco della distribuzione, con il quale i sindacati chiedono l'apertura di un negoziato.

Al centro della critica dei sindacati è la politica del personale e le norme contrattuali adottate da Aldi. Aldi che per il personale di vendita "propone in modo sistematico contratti di lavoro a tempo parziale che vanno dalle 22 alle 30 ore. Se da un lato l'offerta di contratti a tempo parziale è vista positivamente dai sindacati, dall'altro è "considerato lesivo degli interessi del personale". I sindacati accusano Aldi di utilizzare lo strumento del tempo parziale per risparmiare sul costo del lavoro costringendo i dipendenti a una flessibilità che impedisce loro la programmazione della vita privata.

L'accusa è quella di assumere persone a tempo parziale per circoscrivere gli impegni retributivi a un numero contenuto di ore. "Se c'è clientela (e solo in questo caso) Aldi retribuisce le ulteriori ore di lavoro rese necessarie dal servizio ai clienti senza d'altronde versare supplementi salariali per lavoro straordinario".

In definitiva Aldi non offre, secondo i sindacati, "un ragionevole equilibrio di posti di lavoro a tempo pieno e a tempo parziale, ostacola l'organizzazione della vita personale e familiare, incorre in infrazioni agli obblighi legali di pianificare il lavoro anticipatamente".
 

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