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TICINOCaso Laura Armani, la replica di Cassis: “Cara Striebel-Armani, la verità è raramente pura, e mai semplice” *

18.12.07 - 18:23
Il Medico cantonale prende atto della sentenza con la quale il TRAM ritiene che oggi la drssa Striebel (Laura Armani) soddisfi nuovamente i requisiti posti dalla legge sanitaria per esercitare in modo indipendente la professione di medico.
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Caso Laura Armani, la replica di Cassis: “Cara Striebel-Armani, la verità è raramente pura, e mai semplice” *
Il Medico cantonale prende atto della sentenza con la quale il TRAM ritiene che oggi la drssa Striebel (Laura Armani) soddisfi nuovamente i requisiti posti dalla legge sanitaria per esercitare in modo indipendente la professione di medico.
BERNA - BERNA - Da Berna Cassis respinge al mittente le critiche di Armani: “La dott.ssa Striebel-Armani deve aver letto con disinvoltura la sentenza: infatti il Tribunale conferma pienamente la correttezza della nostra decisione del 2005. Il suo stato di salute allora non era compatibile con l’esercizio della professione. La lettera del padre è stata soltanto l’elemento iniziale: da essa sono scaturiti gli accertamenti che ci hanno permesso di comprendere i problemi di salute del medico. Vi era allora il forte dubbio che questi problemi fossero incompatibili con un esercizio della professione sicuro per i pazienti.”

La dottoressa afferma tuttavia che lei non l’ha mai ricevuta e che non ha fatto alcun approfondimento.

“Ognuno può affermare la propria verità, magari anche in buona fede. Ciò non significa però che sia vera. La dottoressa è stata oggetto di innumerevoli approfondimenti e di una perizia eseguita all’estero con l’accordo della stessa. Quella perizia giungeva alla conclusione che non erano dati i requisiti per l’esercizio della professione”.

Perché allora il Tribunale amministrativo ritiene che i requisiti medici siano ora soddisfatti ?

“E’ una domanda che va rivolta al giudice che ha valutato il caso basandosi sui pareri medici prodotti dalla stessa dottoressa. Pareri che devono aver pesato più che la perizia”.

Ma lei come Medico cantonale non si sente smentito dal Tribunale?
“No, assolutamente. La mia valutazione iniziale, condivisa dai colleghi e dalla direzione del DSS, è stata confermata corretta. Se oggi i giudici ritengono che sia garantita la sicurezza dei pazienti e che il medico può nuovamente esercitare liberamente senza nuova valutazioni mediche, è una responsabilità che legittimamente assumono, come io avevo assunto la mia due anni fa”.

Ricordiamo infine che la sentenza annulla la decisione di sospensione cautelativa, mentre il Dipartimento dovrà ancora emanare una decisione finale di merito.

(* Oscar Wilde)

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