BERNA - La Svizzera, così come ha fatto l'Unione europea, ha alleggerito le sanzioni nei confronti della Guinea, a seguito del miglioramento della situazione politica nel Paese, con lo svolgimento di elezioni, l'insediamento del presidente Alpha Condé e l'avvento di un governo civile.
È stato abolito l'embargo sulle armi e sugli armamenti che possono essere utilizzati come mezzi di repressione interna. Restano invece validi il blocco degli averi e le restrizioni alla circolazione di alcune persone.
Le esportazioni di materiale bellico e di determinati beni militari da parte svizzera verso la Guinea, fa sapere in un comunicato la Segreteria di Stato per l'economia (SECO) - torneranno ad essere regolate conformemente alla legge federale sul materiale bellico e alla legge sul controllo dei beni a duplice impiego. La quantità di queste esportazioni dovrà tuttavia mantenersi a livelli minimi.
L'UE e la Svizzera avevano introdotto le sanzioni rispettivamente da ottobre 2009 e da dicembre 2009, a seguito della violenta repressione militare del 28 settembre 2009 allo stadio di Conakry, durante una manifestazione degli oppositori del regime. In quell'occasione morirono 150 persone e centinaia furono ferite.
Ats