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ZURIGOAggressione nella moschea, tutti rilasciati

25.08.17 - 11:22
Prosegue invece il procedimento ai danni delle nove persone arrestate lo scorso mese di febbraio per aver picchiato due fedeli sospettati di aver trasmesso informazioni a un giornalista
Keystone
Aggressione nella moschea, tutti rilasciati
Prosegue invece il procedimento ai danni delle nove persone arrestate lo scorso mese di febbraio per aver picchiato due fedeli sospettati di aver trasmesso informazioni a un giornalista

WINTERTHUR - Nove persone arrestate lo scorso mese di febbraio in relazione ad un'aggressione avvenuta all'interno della controversa moschea An'Nur di Winterthur (ZH), sono state tutte rilasciate. Il procedimento nei loro confronti tuttavia prosegue.

Le nove persone sono sospettate di avere aggredito all'interno della moschea, il 22 novembre dello scorso anno, due fedeli sospettati di aver trasmesso informazioni sul luogo di culto a un giornalista.

Confermando una notizia di "20 Minuten", la portavoce del Ministero pubblico zurighese ha detto all'ats che il loro rilascio è stato deciso in seguito a ricorsi presentati dei sospettati. Tutti rimangono comunque indagati.

Queste persone - di età compresa tra 17 e 53 anni - sono sospettate di aver picchiato, maltrattato e rinchiuso nella mosche due fedeli che avrebbero dato a un giornalista informazioni sul sermone di un imam che all'interno della moschea aveva invitato ad uccidere e denunciare i musulmani non praticanti.

Per la predica tenuta il 21 ottobre dello scorso anno, l'imam etiope, arrestato il 2 novembre dello stesso anno durante un blitz della polizia, è stato nel frattempo rinviato a giudizio. Il Ministero pubblico ha intenzione di chiedere una condanna a un anno e mezzo con la condizionale e l'espulsione dalla Svizzera per un periodo di 15 anni.

La moschea An'Nur, nel quartiere Hegi di Winterthur, ha chiuso i battenti lo scorso mese di giugno. Era considerata un luogo di radicalizzazione islamica. Secondo varie fonti, sarebbero almeno cinque i ragazzi partiti dalla città zurighese verso la Siria per la jihad, la guerra santa islamica, nelle file dell'Isis.

 

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