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SVIZZERAEcco come saranno rimborsati coloro che sono finiti in carcere per motivi assistenziali

15.02.17 - 11:19
Le richieste devono essere presentate all'ufficio federale di giustizia entro il 31 marzo 2018. Finora ne sono pervenute 1150. Saranno esaminate subito quelle depositate da anziani o malati
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Ecco come saranno rimborsati coloro che sono finiti in carcere per motivi assistenziali
Le richieste devono essere presentate all'ufficio federale di giustizia entro il 31 marzo 2018. Finora ne sono pervenute 1150. Saranno esaminate subito quelle depositate da anziani o malati

BERNA - Il Consiglio federale ha disciplinato oggi in un'apposita ordinanza i dettagli del versamento dei contributi di solidarietà destinati alle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari prima del 1981. L'ordinanza entrerà in vigore il primo aprile, i versamenti saranno possibili esattamente un anno dopo.

Le richieste, tramite un modulo, devono essere presentate all'Ufficio federale di giustizia (UFG) entro il 31 marzo 2018 e saranno trattate in base all'ordine cronologico del loro arrivo. L'UFG, cui finora sono pervenute 1150 domande, esaminerà in via prioritaria quelle depositate dagli ultra 75enni, da persone affette da una malattia grave comprovata o cui è già stato assegnato un aiuto immediato della Catena della Solidarietà o del Cantone di Vaud.

L'UFG può sentire una commissione consultiva di cui fanno parte anche vittime. I nove membri di questa commissione sono stati nominati oggi dal Dipartimento federale di giustizia e polizia. L'UFG decide se un richiedente presenta la qualità legale di vittima e, quindi, se ha diritto al contributo di solidarietà. La presunta vittima deve dal canto suo rendere verosimile, per esempio mediante documenti giustificativi, di avere subito in modo diretto e grave una lesione della sua integrità fisica, psichica, sessuale o del suo sviluppo intellettivo.

Le domande presentate dovranno essere trattate al massimo entro quattro anni dall'entrata in vigore, prevista il primo aprile, della legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981 (LMCCE).

Per finanziare i contributi di solidarietà, il Parlamento ha stanziato un credito quadro di 300 milioni di franchi. L'importo ricevuto sarà lo stesso per tutte le vittime e dipenderà dal numero di richieste accolte. Il Consiglio federale prevede che il numero di queste ultime dovrebbe aggirarsi tra 12'000 e 15'000 e che a ogni vittima riconosciuta dovrebbe essere versato un contributo fra 20'000 e 25'000 franchi al massimo.

Se entro il 31 marzo 2018 non si supereranno le 12'000 domande accolte, l'importo dovrebbe attestarsi su 25'000 franchi, se invece si dovesse oltrepassare questa soglia il contributo verrebbe versato in due rate. In tutti i casi i primi versamenti saranno possibili dal mese di aprile 2018.

Il Parlamento aveva approvato la LMCCE quale controprogetto indiretto all'iniziativa per la riparazione il 30 settembre 2016. Il comitato d'iniziativa aveva optato per il ritiro del testo se contro la nuova legge non fosse stato indetto il referendum. Dato che il 26 gennaio il termine è scaduto, la legge e la relativa ordinanza potranno entrare in vigore il prossimo primo aprile.

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