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GINEVRA / CANTONEFreddo, puzza e cimici: ecco dove alloggiavano gli agenti ticinesi

16.01.17 - 11:03
Fanno discutere le pessime condizioni riservate agli agenti ticinesi e romandi dislocati a Ginevra, già vittime di un’intossicazione la settimana scorsa
TiPress
Freddo, puzza e cimici: ecco dove alloggiavano gli agenti ticinesi
Fanno discutere le pessime condizioni riservate agli agenti ticinesi e romandi dislocati a Ginevra, già vittime di un’intossicazione la settimana scorsa

GINEVRA - Giovedì scorso un centinaio di agenti di polizia, fra i quali 35 ticinesi, dislocati nella città di Ginevra per garantire la sicurezza durante le riunioni internazionali riguardanti la risoluzione del conflitto a Cipro e l’arrivo del presidente cinese Xi Jinping, sono stati colpiti da una forte intossicazione alimentare, dovendo ricorrere, in alcuni casi, alle cure dell’ospedale universitario di Ginevra.

Come già anticipato da alcuni media negli scorsi giorni però, l’intossicazione subita non è stato l’unico problema con il quale gli agenti hanno dovuto confrontarsi. Nel mirino sono infatti finite soprattutto le condizioni degli alloggi all’interno dei quali essi hanno trovato ospitalità, giudicate del tutto inaccettabili.

Nella sua edizione odierna Le Matin torna sull’argomento, descrivendo nel dettaglio le pessime condizioni riservate agli agenti romandi e ticinesi stazionati nella città di Calvino per prendere parte alle due operazioni. I poliziotti, per motivi sconosciuti, non sono stati alloggiati presso la caserma di Vernets ma presso uno stabile della Protezione civile vodese, situato a Bernex, infestato dalle cimici dei letti.

«Una situazione inammissibile» - Immediato il trasferimento. Le truppe si spostano a Vernier e Lancy, dove le cose migliorano, ma non del tutto: solamente quattro docce per quaranta persone, materassi sporchi, coperte dall’odore «pestilenziale» e temperature interne identiche a quelle esterne. Una situazione che la Commissione del personale di polizia ha giudicato «inammissibile», dichiarando che probabilmente nemmeno i detenuti di Champ-Dollon si trovano in queste condizioni.

La situazione, lamentela dopo lamentela, è però tornata alla normalità. L’intero gruppo di militi dallo scorso venerdì è stato infatti trasferito alla caserma di Vernets, «presso la quale avrebbero dovuto alloggiare sin dall’inizio», ha sottolineato il vicepresidente dell’Unione del personale di polizia, puntando il dito contro il pessimo livello organizzativo delle operazioni: «Con l’entrata in vigore della nuova legge di polizia - avvenuta lo scorso maggio - va di male in peggio. Non c’è più comunicazione fra i vari servizi, ognuno pensa solamente a sé».

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