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BERNALa Svizzera è pronta ad accogliere altri 2000 profughi

09.12.16 - 12:03
Lo ha deciso oggi il Consiglio federale
La Svizzera è pronta ad accogliere altri 2000 profughi
Lo ha deciso oggi il Consiglio federale

BERNA - Fedele alla sua tradizione umanitaria, la Svizzera accoglierà nei prossimi due anni altre 2 mila persone particolarmente vulnerabili alle quali l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per rifugiati (ACNUR) ha già riconosciuto lo statuto di rifugiati. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.

La Svizzera accoglie soprattutto famiglie, donne e bambini, ma anche persone anziane o malate. Si tratta di persone che hanno cercato rifugio nei Paesi limitrofi della Siria e che non possono rimanere nel Paese in cui si trovano e nemmeno tornare nel proprio Paese, indica una nota odierna del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Stando alle informazioni dell'ACNUR, in Libano vivono più di un milione di rifugiati siriani e in Giordania circa 650 000.

La Confederazione accoglie i rifugiati in stretta collaborazione con l'ACNUR e i Cantoni. Per i rifugiati particolarmente vulnerabili, la cui integrazione costituisce una sfida, la Confederazione ha stanziato un importo di 12 mila franchi a persona, oltre all'usuale somma forfettaria per l'integrazione di 6 mila franchi.

Come di consueto, i rifugiati vengono sentiti prima di entrare in Svizzera e i loro dossier sono inoltrati, per esame, anche al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

In diminuzione domande di asilo - Per il 2016 sono attese meno di 30 mila domande d'asilo (stato fine novembre: 25 441) ovvero 10 mila in meno rispetto al 2015, il che corrisponde a una diminuzione di un quarto.

La percentuale della domande presentate in Svizzera corrisponde al 2% circa del numero complessivo di richieste presentate in Europa; si tratta della percentuale più bassa degli ultimi 20 anni, precisa nel suo comunicato il DFGP.

Prosegue aiuto in loco - Sin dall'inizio del conflitto la Confederazione ha fornito un aiuto sostanziale in loco. Oltre ai circa 250 milioni di franchi impiegati finora a tale scopo, il preventivo della cooperazione internazionale prevede per il 2017 un importo pari a 66 milioni di franchi.

Il Dipartimento federale degli affari esteri "sta inoltre esaminando la possibilità di aprire un ufficio umanitario a Damasco che si prefigge tre obiettivi: 1) ottimizzare l'aiuto in loco, 2) sostenere il lavoro di organizzazioni umanitarie grazie all'ottima reputazione della Svizzera e 3) partecipare agli sforzi tesi a raggiungere il maggior numero possibile di persone bisognose di aiuto".

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