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ZURIGO"Oppositrice della medicina convenzionale"

24.01.14 - 11:59
Il racconto del nonno di Dylan, arrestato perché accusato di essere stato complice della fuga della figlia e di aver depistato le indagini
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"Oppositrice della medicina convenzionale"
Il racconto del nonno di Dylan, arrestato perché accusato di essere stato complice della fuga della figlia e di aver depistato le indagini

ZURIGO - Il piccolo Dylan è morto. Il bebé di 10 mesi era affetto da idrocefalia. E' stato ucciso per mano di sua madre, ora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale della città spagnola di Torrevieja, sulla Costa Blanca. Katharina Katit-Stäheli, 40 anni, ha impugnato un coltello ed ha tagliato la gola del piccolo. Con la stessa arma ha tentato di togliersi la vita. Epilogo tragico di una lunga fuga iniziata dall'ospedale pediatrico di Zurigo.

Madre e figlio sono spariti nella notte della Vigilia di Natale. Katit-Stäheli ha prelevato il figlio dall'ospedale dove era ricoverato. Sarebbe dovuto essere operato per via della sua idrocefalia. Katja Katit-Stäheli era contraria all'intervento. Ma la sua opinione non contava. Le era stata tolta la tutela parentale.

Il padre della donna e nonno di Dylan, Othmar Stäheli, abita a Bülach, cittadina del Canton Zurigo. Al quotidiano Blick ha raccontato che la figlia è una strenua oppositrice della medicina convenzionale ed  una vegana radicale: "Era convinta di dovere proteggere suo figlio dai medici".

Nonno Stäheli aveva dichiarato di non avere avuto più contatti con la figlia. Sembra che l'ultimo contatto con la figlia risalisse allo scorso 9 gennaio, giorno in cui la sua Katja gli aveva spedito un'e-mail da Lubiana: "Stanotte andiamo a Sarajevo. Resteremo laggiù un paio di giorni da amici e poi proseguiremo il viaggio in direzione di Atene".

La donna, invece, è andata in Spagna, dove è stata individuata e fermata. Ed ora gli interrogativi si moltiplicano: sapeva il nonno di Dylan che l'email potrebbe essere stata un depistaggio e che le informazioni non corrispondevano alla realtà? Oppure è stato lui stesso a depistare le indagini?

L'uomo è stato arrestato martedì. La conferma giunge da un parente di Othmar Stäheli, che ha raccontato al Blick di aver portato in polizia un catetere. "Questo ci fa presumere che dovrà restare in prigione per un po'", ha dichiarato al Blick il parente. Il 69enne è sospettato di aver aiutato la figlia nella sua fuga e quindi di essere corresponsabile nella morte del piccolo Dylan.

Nel giorno dell'arresto del nonno del bambino la polizia spagnola ha spiccato un ordine di cattura nei confronti della donna. Ma non è ancora chiaro se l'arresto del nonno sia legato a quest'ultimo fatto.

Il giorno dopo, alle ore 19.00 di mercoledì 22 gennaio, la Polizia spagnola ha arrestato la donna in un supermercato Carrefour di Torreveja. Dylan era con la mamma. La madre e il bambino sono stati trasferiti subito nell'ospedale locale, dove erano sorvegliati da due agenti di polizia. A un certo punto la madre chiede di poter fare il bagnetto a suo figlio. Gli agenti escono dalla camera d'ospedale e si posizionano davanti alla porta. E' in quel momento che la donna ha preso un coltello che aveva nascosto nella borsa, avvolto nei pannolini del bambino, e ha sgozzato il figlio. La vegana fondamentalista non voleva che fosse curato da medici convenzionali. Il suo tentativo di uccidersi è stato evitato. Katit-Stäheli è stata salvata grazie ad un'operazione d'urgenza.

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