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NAZIONALE U20"Balmelli, Fazzini e Simion hanno disputato un grande torneo"

13.11.13 - 07:01
Il tecnico dei rossocrociatini Gerd Zenhäusern è soddisfatto dei tre ticinesi che, giocando nella stessa linea, hanno contribuito alla vittoria del torneo delle 4 nazioni
Keystone
"Balmelli, Fazzini e Simion hanno disputato un grande torneo"
Il tecnico dei rossocrociatini Gerd Zenhäusern è soddisfatto dei tre ticinesi che, giocando nella stessa linea, hanno contribuito alla vittoria del torneo delle 4 nazioni
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MONTHEY - Si è disputato questo fine settimana - 8-10 novembre - il torneo giovanile U20 delle quattro nazioni, con i giovani svizzeri in grande spolvero. I rossocrociatini di Gerd Zenhäusern e Colin Müller hanno primeggiato sconfiggendo nettamente la Norvegia (9-3), la Germania (9-2) e infine la Slovacchia (3-2). Fra i giocatori presenti alla competizione, che si è disputata a Monthey, si sono forgiati del titolo anche Lukas Balmelli, Luca Fazzini e Dario Simion, i quali si sono comportati ottimamente - quattro reti per il trio - e godono della massima fiducia dei tecnici.

Gerd Zenhäusern, cosa ne pensi della prestazione dei tuoi ragazzi?
“Siamo molto contenti di aver vinto il torneo perché c’erano molti nuovi giocatori che sono stati integrati in squadra, a causa dell'assenza di 7-8 effettivi che sono in nord America. D’altro canto devo dire che anche la Germania aveva una decina di assenze. La Norvegia ha invece schierato all'incirca il gruppo che andrà al Mondiale, mentre la prestazione contro gli slovacchi è stata quella che ci ha convinti di più, visto che loro giocano con la stessa squadra praticamente tutto l’anno e sono di conseguenza molto organizzati".

Avete realizzato ben 21 reti in tre partite. Negli ultimi anni il livello della Svizzera è aumentato notevolmente...
"I ragazzi sono svegli, non hanno bisogno di molto tempo per adattarsi e questo fa piacere. Il livello è aumentato notevolmente anche perché i giovani lavorano maggiormente. C’è questo sogno di andare in NHL che non è più un sogno adesso. Se c’è talento e duro lavoro, tutto diventa possibile e poi quando vedi la Nazionale maggiore che conquista la medaglia d'argento al Mondiale, le motivazioni aumentano, l'ambiente ci crede di più. Tutti sono consapevoli che certi traguardi  non sono più irraggiungibili”.

La lega Juniori in Nord America è importante o no per lo sviluppo del giovane svizzero?
“Penso che da un lato non sia male andare a fare esperienza in America del Nord: c’è una grande concorrenza e un altro stile di gioco che è molto piu fisico. Dall'altro lato invece bisogna analizzare caso per caso, non penso che per tutti sia la scelta migliore. Non bisogna valutare solo il bagaglio tecnico, bensì anche quello umano, bisogna capire se il giovane è pronto a partire a livello caratteriale. È una sitazione delicata, ci vuole innanzi tutto un equilibrio familiare, un buon entourage e dei manager pronti a consigliare il meglio che non pensano solo ai profitti. Bisogna fare un progetto a lungo termine, stare attenti e con i piedi per terra. Credo che attualmente in Svizzera ci siano ottime prospettive per i giovani, anche perché sempre più club di LNA decidono di lanciarli in prima squadra. Penso che oggigiorno un ragazzo talentuoso abbia le stesse possibilità di consacrarsi sia se resta in Svizzera sia che vada in NHL".

Come hai visto i tre ticinesi Balmelli, Fazzini e Simion? E il giovane romando che gioca nel vivaio bianconero Barbezat?
“Balmelli, Simion e Fazzini, hanno giocato nella stessa linea e siamo molto contenti della loro attitudine. Sono dei valori sicuri in una squadra come la nostra, svolgono un buon lavoro e sono coscienziosi. Abbiamo bisogno di giocatori così. È stato positivo integrare Fazzini - che è più giovane - insieme ai suoi due “fratelli maggiori”, visto che tutti e tre hanno disputato un grande torneo. Faranno probabilmente parte dei 22 giocatori per il Mondiale, dovranno sfruttare al meglio questa possibilità. Anche Barbezat si è comportato bene. Trovo che i ticinesi facciano bene al gruppo con il loro stile". 

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