Secondo il canadese impegnato durante questa stagione con la maglia del Berna, durante il derby col Bienne, il difensore futuro bianconero, l’avrebbe addentato su di un fianco
DAVOS – Sebbene impegnato nella Coppa Spengler, portando i colori del Team Canada, John Tavares porta su di se i segni del campionato di NLA. Non solo la fatica, ma proprio dei segni sulla propria pelle: alcuni graffi sul collo e, a suo dire, un morso su di un fianco.
Cosa è successo? Stando a quanto riferito dal numero 91 degli Orsi al Blick, al 40’ del derby disputato tra Berna e Bienne lo scorso sabato, in seguito a una sua bastonata al portiere dei Seelanders Reto Berra, è nata una piccola bagarre. A difendere il proprio portiere è intervenuto il difensore della Nazionale, nonché futuro luganese, Clarence Kparghai.
Durante lo scontro tra i due giocatori, il difensore avrebbe prima graffiato il canadese e poi in seguito ai movimenti dei due corpi si sarebbe ritrovato col viso appoggiato al fianco dell’avversario. Come si dice “l’occasione fa l’uomo ladro” e Kparghai non avrebbe retto alla tentazione di provocare del dolore a Tavares e l’avrebbe morsicato al costato. Il tutto si sarebbe svolto in un attimo, perché a difesa del giocatore dei New York Islanders è poi intervenuto Byron Ritchie, che ha così allontanato il difensore avversario.
A confermare il tutto ci sarebbe il direttore sportivo del Berna, Sven Leuenberger che ha asserito: “Ho visto John in uno stato emotivo strano, quasi sconvolto e durante la pausa gli ho chiesto cosa fosse successo, e mi ha spiegato di essere stato morso”.
Gli Orsi hanno informato dell’accaduto la Lega, poiché un morso potrebbe essere pericoloso e comportare una squalifica per il difensore del Bienne. Inoltre lo stesso Tavares, una volta giunto a Davos, si sarebbe fatto controllare dal medico del Team Canada. Lo stesso Leuenberger non ha usato giri di parole per esprimere la propria opinione: “Mordere è sbagliato e immorale quanto sputare. L’hockey è uno sport da uomini, allora invece di mordere si potrebbe risolvere la cosa con una bagarre onesta e leale”.
A dare conferma dell’accaduto, e a rincarare la dose, ci ha pensato il compagno di squadra di Tavares, sia in campionato che alla Spengler, Travis Roche: “Non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere; ho visto il segno sul corpo di John, l’unica cosa che posso pensare è che Kparghai non avesse i paradenti in bocca”.
Ovviamente dall’altro lato della barricata è arrivata la smentita del difensore 29enne: “Non ho morso Tavares. Durante la lotta mi ha preso per la testa e mi ha schiacciato il viso contro il suo ventre”. A sostenere il suo giocatore ci ha pensato anche l’allenatore Kevin Schläpfer: “Sono tutte fandonie, in caso contrario ci vorrebbero delle immagini per dimostrare l’accaduto”
In ogni caso non saremmo di fronte al primo episodio del genere durante una partita di NLA: nella finale del 2010, tra Berna e Ginevra, l’ex bernese Simon Gamache morsicò il dito dell’ex ginevrino Thomas Déruns. Anche se, a dire il vero, in quel caso le immagini televisive non dimostrarono mai l’accaduto.