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NYONPlatini chiede aiuto all'Ue per il fair-play finanziario

21.10.14 - 14:28
Da quando i club sanno di rischiare sanzioni pecuniarie e non spendono più soldi di quanto guadagnano, i debiti delle società sono nettamente diminuiti
Platini chiede aiuto all'Ue per il fair-play finanziario
Da quando i club sanno di rischiare sanzioni pecuniarie e non spendono più soldi di quanto guadagnano, i debiti delle società sono nettamente diminuiti
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NYON - Il presidente dell’Uefa, Michel Platini, ha chiesto l’aiuto dell’Ue per far applicare il fair-play finanziario. Parlando nel corso di una riunione informale a Roma con i ministri europei dello sport, le Roi ha ribadito che questa riforma (“in altri tempi impensabile”) ha dato risultati importanti per garantire il futuro del calcio.

Da quando i club sanno di rischiare sanzioni pecuniarie e non ne spendono più di quanto guadagnano, i debiti delle società sono passati da 1,7 miliardi di euro del 2011 agli 800 milioni del 2013. Ma Platini vede ancora ostacoli sulla strada verso la piena applicazione del FpF e ha chiesto l’appoggio dell’Ue.

Contestualmente il presidente dell’Uefa ha sollecitato l’aiuto dei ministri per vietare la pratica della proprietà di terzi dei cartellini dei giocatori, usanza diffusa soprattutto in Sudamerica dove fondi di investimento controllano parecchi atleti “perseguendo senza scrupoli i loro obiettivi, con i calciatori che vedono la loro libertà contrattuale alienata da abusi e speculazioni finanziarie effettuate sulla loro pelle. Non c'è posto per la proprietà di terzi dei giocatori nello sport europeo. È necessario un quadro giuridico su misura. Se non riusciamo a far fronte nella maniera adeguata a questo fenomeno, non sarà solo una sconfitta per l'Uefa, e neppure solo per il movimento sportivo, ma per tutta l'Europa. Vi è quindi l'urgente necessità di agire e reagire".

itm/red

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